L’eleganza delle “polpesce di ceci”
Quanto sono poco appetibili, a vederle, le mie polpette svuotafrigo! Eppure oramai so come fare per farle venire prelibate. Il trucco, nel 90% dei casi, sta nell’insaporire con un soffrittino e un patè o cremina analoga a scelta. Quello di olive sta da dio con il pesce, ad esempio: è un trucco che devo a mia nonna e all’estro che l’ha portata pochi mesi fa a prepararmi delle deliziose polpette di merluzzo e patè d’olive. E appunto di pesce erano anche le mie, stavolta. Il bello comunque è che volendo si può impolpettare di tutto, sicuramente avrò modo di mostrarvelo nelle prossime settimane.
L’altro giorno avevo in frigo del pesce avanzato la sera prima. Avevo delle patate lesse che facevano da contorno al pesce, sempre la sera prima. Avevo del prezzemolo ed un misterioso sacchetto di purea di ceci che fra gli ingredienti però segnava soltanto, appunto, i ceci: tritati e seccati. Benissimo! L’idea dei ceci con il pesce ho sempre voluto provarla senza, di fatto, averne mai modo. Era il momento di testare!
La ricetta: “Polpesce di ceci saporite con contorni ancor più saporiti assai” (ridete, sì, ridete, ma piaceranno anche a voi).
– Ingredienti:
Pesce avanzato
Patate bollite
Un uovo
Farina di ceci
Porro
Aglio
Salsa verde
Olive nere snocciolate (in mancanza del patè)
Olio
Come contorno: patate lesse, pangrattato, paprika (dolce o piccante secondo il gusto, o un mix), broccolo, aglio, olio, peperoncino
Il procedimento è semplicissimo: soffriggere il porro, sminuzzarlo, unirlo al pesce e alle patate schiacciate, tagliuzzarci un aglio, unire a piacere olive e salsa verde o altre salse, aggiungere l’uovo e dare la giusta consistenza con la farina di ceci. Formare poi le palline e coprirle con uno strato esterno di farina di ceci. Cuocerle in olio nella padella oppure in forno su teglia unta. Queste stavano divinamente con la salsa romesco, salsa tipica spagnola che ho acquistato a Barcellona e che ho conservato gelosamente finora. E con delle patate alla paprika e pangrattato, lessate inizialmente e poi messe in padella con lo strato di pangrattato e paprika, appunto. E con il broccolo lessato e poi ripassato. Insomma: serata dai sapori forti e decisi.
Beh: visivamente le mie polpette non fanno grande gola. La foto, poi, è di pessima qualità. Però io ho davvero apprezzato la mia cena. E soprattutto, ho pensato ad una frase di “L’Eleganza del Riccio” di Muriel Barbery, libro che ho apprezzato moltissimo ormai svariati anni fa.
Ecco la citazione, così capirete perché la collego alle mie polpette brutte ma squisite:
“Madame Michel ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.”