Il Flauto Magico
La prima cosa che mi verrebbe da dire dopo aver assistito a questo spettacolo è questa: di sicuro non state andando a vedere il Flauto Magico così come fu concepito da Wolfgang Amadeus Mozart. Bene, anzi, benissimo. Per vedere quello le occasioni non mancano, questo invece è un evento da cogliere al volo. C’è solitamente una tendenza, in parte giustificata, a storcere un po’ il naso davanti a massicce reinterpretazioni di opere classiche; tra quelli che sono rigorosamente contrari e quelli che sono ingiustificatamente favorevoli a tutto. A me piace collocarmi nel mezzo e, al di là di quelli che possono essere i gusti personali di ognuno, vi assicuro che l‘Orchestra di Piazza Vittorio ha fatto davvero un gran bel lavoro.
Già solo osservando il palco e gli strumenti, prima ancora che i musicisti entrino in scena, si comincia a respirare il profumo della multietnicità che caratterizza questo spettacolo. Come detto infatti dagli stessi autori, bisogna figurarsi questo spettacolo “come se l’opera di Mozart fosse in realtà una favola musicale tramandata in forma orale a ciascuno dei musicisti che ne compongono la multietnica compagine. Così, come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si sono trasformati e anche la musica si è allontanata dall’originale”.
Arabo, spagnolo, portoghese, inglese, italiano, tedesco, quasi non si contano i linguaggi in cui si articola il canto, e lo stesso si può dire dei generi musicali: swing, reggae, pop, folk e ovviamente lei… la classica! La bravura dei musicisti è indiscutibile, gli arrangiamenti molto ben curati, alcuni lasciano letteralmente senza fiato (come quello del suonatore di kora). Può risultare difficile immaginare, per chi non l’ha visto, come tutto questo possa non sembrare un insieme di cose nettamente separate e tenute forzosamente unite. Ma per me il vero punto di forza di questo spettacolo sta proprio nell’aver dimostrato quanto la contaminazione tra culture possa essere, se lo si vuole, un qualcosa di incredibilmente naturale dal quale possono nascere visioni, idee, ma soprattutto suoni che davvero non vale la pena perdersi.
Fateci un salto! In scena al Teatro Bellini di Napoli fino al 14 Dicembre, info: Teatro Bellini – Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio