E luce fu
Un’accoglienza inaspettata, una carezza, la scoperta che non sei una comune sconosciuta ma un’eccezionale anima nota.
Non volevo indagare ma tutto si è svelato da solo e sai perché? Perché se ascolti il rumore che tieni sopito in qualche remoto anfratto mentale, se lo ascolti davvero, ti accorgi che non è rumore, ma che ha suoni distinti. Magari ha anche parole chiare.
Il nostro piccolo e intimo “noi” ha sede nell’imponderabile, quello che spesso si sintetizza con un solo, laconico, sostantivo: magia. Sì, è vero: io sono molto empatica. Ogni stimolo che sento mi eccita l’indagine, la scoperta, la curiosità. Tutto in modo smisurato. La dismisura… Quando individuo intelligenza, brillantezza e varietà di profumi e sapori, che di norma errano da ciò che nella vita rimane costretto nel “prevedibile” mi inebrio. L’intelligenza è una ricchezza inimmaginabile. L’intelligenza è piena di spunti, di intuizioni, di afflati e di armonie, ma anche di difetti e presunzioni, e di perversioni e bassezze che io non perdono ad uno stolto, ma capisco in un uomo con la mente enorme. Io sento la grandezza dell’Uomo dove si forma la mia necessità di conoscere ciò che in potenza ci è stato donato ma che in atto non si concretizza per i limiti che ci lasciamo imporre dall’accidia intellettuale. Ma di questo approfondiremo di persona. Mi piacerà passeggiar con te e riflettere di immanente e trascendente. Anche se Dante riteneva che “trasumanar significar per verba non si poria…”
Ma noi ci spingeremo oltre. Come la volta che, davanti al lago, parlasti della tua vita mai vissuta, senza che un’incertezza ti lambisse il pensiero. Come se non considerassi la mia presenza e ripetessi le parole che quella prateria d’acqua ti suggeriva in un eccesso di confidenza e intimità. Credo non stessi parlando a me ma stessi stringendoti in armonia con la natura che contraddicevi col tuo racconto di un’esistenza che non c’è. E mi ripetesti le mie parole, quelle che ti legarono al mio affetto e ci legarono in un’amicizia quasi surreale: “Il lago non è solo la superficie visibile a tutti. C’è la sua distesa profondità, strati di sottili fogli d’acqua sovrapposti, scritti di fiabe e di elfi. Fondali sondabili solo da chi gli somiglia nel silenzio, nella vastità, nel mistero. Rubane un pezzo. Non sarà peccato“.
L’intelligenza è piena (…) di perversioni e bassezze che io non perdono ad uno stolto, ma capisco in un uomo con la mente enorme
E luce fu…