Il Barone di Münchhausen
Finalmente dopo la pausa estiva ho rimesso piede al teatro Il Pozzo e il Pendolo di Napoli e sono lieta di esserci ritornata in occasione della messa in opera del Barone di Münchhausen, una storia che da sempre mi ha affascinata. Mi ha fatto un certo effetto salire le scale un po’ ripide del palazzo, che danno l’accesso a questo luogo, per me, magico. Lo stesso effetto che dà sapere di rivedere da lì a poco un vecchio amico di scuola, con il quale hai condiviso emozioni profonde.
Una storia nella storia. Una matriosca, un intreccio coinvolgente, dove si scoprirà che il vero Barone non è per nulla il vero Barone.
E’ qui che mi piace rintanarmi durante i week end invernali, è qui che amo immergermi in uno stato di grazia che solo questo posto sa dare. Nella saletta antistante il teatro vero e proprio, offrono tè e biscotti ed io colgo l’opportunità con piacere. E’ domenica pomeriggio e il viavai della gente che fa lo “struscio” per i decumani è tutto là fuori. I ventidue gradi nell’ultimo giorno di novembre hanno fatto sì che la maggior parte della popolazione partenopea si sia riversata per strada. Ma come dicevo, tutto è fuori la porta del teatro. Dentro c’è un aria soft, luci basse e un po’ di musica di sottofondo. Non c’è campo nemmeno per i cellulari. Faccio pace col mondo. Mi rilasso. Mi siedo sulle poltroncine comode e bianche e mi accoccolo un po’. Ed ecco che il sipario si apre ed il servitore, un divertente Antonio Perna, narra cantando ciò che è la premessa della storia, nota ai più, ma comunque deliziosa e godibile da chi ne è a digiuno.
Lucia Rocco, sembra uscita da una scena di un programma di pomeridiano. Folle e fanatica nell’esaltazione del dolore per il non ritorno del suo amato, aspetta con braccio disteso verso una finestra che non c’è, che qualcosa di bello succeda. E quel qualcosa accade presto. Il Barone di Münchhausen, interpretato da Andrea De Rosa fa il suo rocambolesco ingresso. Cerca con tutte le sue forze un po’ di ospitalità e per darsi un tono comincia a darsi un sacco di arie raccontando storie surreali. Tutt’ad un tratto, mentre il Barone è a cavallo di un cannone pronto ad essere sparato, per fare in modo di farlo volare fin nella roccaforte dei nemici, realizzando così uno dei suoi piani geniali, fa ingresso in modo irruente, il vero Barone, nato dall’interpretazione di Nico Ciliberti.
Una storia nella storia. Una matriosca, un intreccio coinvolgente, dove si scoprirà che il vero Barone non è per nulla il vero Barone. E con ciò? Chi può dire cosa sia più credibile, le avventure strambe di un Barone sulla luna al cospetto dei sovrani, o degli attori da quattro soldi che cercano di ripercorrere le sue gesta? Bugia e verità, finzione e realtà, palcoscenico e strada, atti e vita. Il finale chiude amaramente le bocche, lascia tutti con un senso di tristezza nel cuore. Ma anche no. Cosa è meglio, vivere una lunga vita ma priva di emozioni o una breve ma con un giorno da re…anzi da Barone.
Complimenti al regista Paolo Cresta che ben ha articolato tutte le avventure dei protagonisti.
Uno spettacolo divertente e commuovente, perfetto per allietare la vostra serata. In scena il 6, 7 e l’8 dicembre, facciunsalto anche tu.
Il Pozzo e Il Pendolo
Piazza San Domenico Maggiore, 3 – Napoli
Info e prenotazioni: 081 5422088 – 347 4287910
email: info@ilpozzoeilpendolo.it
Orario-spettacoli: sabato ore 21.00 – domenica ore 18.30