La torta allo yogurt svuota frigo e svuota testa
La torta allo yogurt. Che si chiama così, ma lo yogurt è solo la base, poi ci si può infilare dentro di tutto. Tutto quello che sta in frigo e rischia di finire presto nell’immondizia perché nessuno lo consuma. Tutto quello che vi passa per la testa. Il segreto è la base semplicissima, che si presta a ogni cosa. Quindi la potete fare sia da consumare a colazione sia da portare come dessert per una cena di gala.
nonostante in casa la si faccia da decenni, nessuno ha mai imparato a memoria le dosi
Oggi vi racconto quindi un oggetto commestibile della mia infanzia. In realtà potrei raccontarvene altri mille, e lo farò, dato che sono sempre stata una bimba golosa e che il cibo dice molto del nostro rapporto con gli altri e con noi stessi.
La torta allo yogurt, nello specifico, è quella che avevo sempre al compleanno – per l’occasione però la mamma la ricopriva di Nutella – o che si faceva la domenica, con gli avanzi della frutta rimasta in frigo dalla spesa della settimana precedente. E in casa, ve lo dico a rischio di essere retorica, c’era proprio un profumo di casa.
La consistenza è quella della torta paradiso, ma si forma una crosta un pochino più spessa e, in base alla quantità di lievito e agli ingredienti utilizzati, l’interno conserva più o meno umidità.
Eccola:
Ingredienti per una torta di medie dimensioni:
– 1 vasetto di yogurt bianco al naturale;
– lo stesso vasetto riempito a metà di olio di semi o d’oliva;
– 250 gr di farina;
– 250 gr di zucchero;
– 3 uova;
– mezza bustina di lievito;
– una fialetta o bustina di vanillina o scorze di limone;
– zucchero a velo;
– una noce di burro per ungere la teglia;
– carta da forno per ricoprire la teglia;
Poi la potete arricchire come preferite. Per esempio aggiungendo il cacao setacciato con la farina e rivestendola, dopo la cottura, di Nutella. O incorporando nell’impasto una tazzina di caffè della moka. O pezzi di cioccolato – mele – pere – noci – uvetta – ananas – banane… Insomma, come vi garba.
Preparazione:
1. In una terrina setacciate farina e zucchero;
2. Aggiungete le uova;
3. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo;
4. Unite lo yogurt;
5. Aggiungete anche l’olio;
6. Se avete previsto ingredienti particolari, come la frutta tagliata a pezzetti o il cioccolato o il caffè, è arrivato il momento di cacciarci dentro pure quelli;
7. Mescolate e incorporate anche lievito e vanillina;
8. A questo punto imburrate la teglia, che può essere grande o piccola, alta o bassa, a seconda delle dosi e dello spessore che volete avere, e ricopritela di carta da forno;
9. Quindi versate l’impasto. Se avete usato la frutta, ricordatevi di lasciarne un po’ da aggiungere successivamente, più o meno a 3/4 di cottura, in modo che rimanga in superficie e spieghi ai commensali di che cosa è fatta la torta;
10. Infornate in forno pre-riscaldato a 200°. Fate cuocere per trenta minuti, ma ricordatevi che potrebbe volerci anche di più, se la torta è grande;
11. Estraete dal forno e siate grati alla carta, che, nonostante probabilmente ai bordi si sarà un po’ annerita, vi consentirà di levare la torta (con grazia, mi raccomando) dalla teglia senza che si appiccichi sul fondo;
12. A questo punto potete cospargerla di zucchero a velo o di coprirla di Nutella, ma sono molte le varianti che si possono creare, per esempio tagliarla in due orizzonalmente e farcirla a piacimento con crema, marmellata, Nutella… Io una volta l’ho fatta con la Nutella bicolor: metà parte bianca e metà nera, invertendo poi la suddivisione nella parte esterna. Una torta politically correct, per intenderci. Un’altra volta, invece, mi sono sbizzarrita nella torta alcolica: ho messo nell’impasto anche brandy, arance e pesche. E l’ho ricoperta di cioccolato fondente, guarnendola con peperoncini. Insomma, un modo per sfatare il mito dell’infanzia innocente.
Beh, tutto qua. Oltre alla base, non serve altro che fantasia.