Psicologo, psichiatra o psicoterapeuta?
“Ah quindi tu studi psicologia! Ma dopo vuoi fare lo psichiatra? Sicuro verrò a fare psicoterapia da te!”
No. Semplicemente, no.
Per fortuna tutte insieme in una frase non me le hanno mai dette, avrei rischiato un infarto. L’altra faccia della medaglia del sempre più frequente abuso della terminologia psicologica è l’altrettanta ingenua – nel migliore dei casi – ignoranza che lo accompagna. Se da un lato è seccante vedere violentare i concetti in un certo modo, d’altra parte da frasi come quella lì sopra (le più celebri: “mi stai psicoanalizzando?”, “ho fatto questo sogno, che vuol dire?”) – che ogni giorno fanno venire l’acido nello stomaco a migliaia di poveri operatori del settore – possono nascere occasioni per informare le persone, e visto il tipo di professione in questione chissà che questo non ritorni utile nel caso in cui ci fosse bisogno di aiutare qualcuno o se stessi.
Dunque, che differenza c’è tra uno psicologo, uno psichiatra e uno psicoterapeuta?
Facciamo subito una mega-distinzione: lo psichiatra è un medico, per la precisione è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Psichiatria. Lo psicologo è uno psicologo (ma davvero?), nel senso che è laureato in psicologia, e non in medicina. È chiaro quindi che mentre lo psichiatra può prescrivere farmaci (stabilizzatori dell’umore, neurolettici, ansiolitici) lo psicologo non può farlo.
Già di per sé questo implica che i due – lo psicologo e lo psichiatra – guardano alle stesse problematiche non tanto con punti di vista diversi, ma da punti di osservazione separati, in quanto lo psichiatra tratta la psicopatologia principalmente in termini di squilibri tra sostanze bio-chimiche nel sistema nervoso, mentre lo psicologo interpreta i comportamenti sostanzialmente come frutto di processi di natura psicologia.
Queste due concezioni però non sono da considerarsi totalmente indipendenti l’una dall’altra.
Ahimè, c’è ancora chi sta a domandarsi se sia venuto prima l’uovo o la gallina, cioè se siano le sostanze chimiche a causare i nostri comportamenti o piuttosto i nostri comportamenti a determinare delle variazioni nel nostro sistema nervoso. Di solito sono ferventi biologisti-innatisti oppure, sull’altro versante, grandi speculatori che sembrano vivere in un mondo dove la scienza esiste fintanto che la notizia sentita a pranzo al TG avalla una delle loro strane teorie sul mondo. Diffidate da costoro che non guardano più in là del proprio naso!
Tornando a noi, una cosa che forse vi interesserà è che lo psicologo, e cioè colui il quale ha conseguito una laurea in psicologia ed è entrato a far parte dell’Ordine degli Psicologi, di base non fa psicoterapia. Non può. Per poter fare psicoterapia, infatti, è necessario frequentare una scuola di specializzazione dopo la laurea completa. Perché? Che cosa ci è andato a fare a psicologia, se non per curare le persone? A cosa serve la sua laurea?
Uno dei motivi per cui la psicoterapia si impara, eventualmente, dopo la laurea sta nel fatto che la psicoterapia non è una, ma tante. Esistono cioè diversi approcci, con alla base diversi presupposti teorici e che utilizzano diverse tecniche. Tuttavia nonostante le differenze c’è un terreno che è – e deve essere – comune a tutte le psicoterapie, che non è nient’altro che la somma di tutti i dati, le ricerche e le teorie che abbiamo accumulato fino ad oggi sulla natura della psiche, indipendentemente dalle interpretazioni teoriche che si possono fare su questi dati.
In parole povere, puoi andare dove vuoi, ma sempre da casa sei partito
In modo forse poco lineare, ma spero efficace, ecco chiarite un un po’ di cose. Resta però il mistero di cosa faccia uno psicologo. In verità fa talmente tante di quelle cose, negli ambiti più disparati, che meriterebbe un articolo a sé. In molti fanno ricerca, ma la stessa ricerca si declina in diversi modi a seconda dell’ambito di applicazione, a seconda quindi del focus. Attraverso lo strumento del Sostegno Psicologico (che generalmente segue a una Consultazione Psicologica, nella quale viene valutata la persona per stabilire se e di quale trattamento necessiti) si possono aiutare persone che si trovano in momenti di crisi o di disagio, pur tuttavia non presentando sintomi o quadri clinici che possano far pensare a una psicopatologia, quindi a un intervento terapeutico. Gli psicologi inoltre fanno perizie presso i tribunali, selezione del personale, orientamento; lavorano in ambito sportivo, scolastico e c’è persino chi si occupa di religione!
Potrei ancora andare avanti ma non voglio annoiarvi, né ovviamente “sprecare” argomenti che potrebbero essere buoni per i prossimi articoli, con i tempi che corrono… meglio essere parsimoniosi!