W l’Italia
L’Italia unica e indivisibile. Quella Padana e Regno delle due Sicilie. Bianca, rossa e verde, come la neve delle Alpi, come la lava dell’Etna e come le colline dell’Apennino, o come il pomodoro, la mozzarella e il basilico sulla pizza margherita? L’Italia della gente onesta che la mattina tutta assonnata va a lavorare, degli studenti che sognano un futuro e che da qui non se ne vogliono andare. Il Paese del D.O.P e quello del flop. Quella della lirica, del calcio, del sole e del mare, del vento che fa respirare. L’Italia che affoga, che annega, che si dispera e quella che sorge e che risorge come l’Araba Fenice che con la coda fa da cornice. Quella del divertimento e delle lacrime, della crisi, degli immigrati, dei politici corrotti, delle oche starnazzanti e dei nani giubilanti. Del privato e del pubblico, del dominio e della caduta, della gente seduta. Della storia, della cultura, della camorra e degli appalti e la domenica ad uccidersi sugli spalti. L’italia s’è desta… e quella che dorme, beata. L’Italia che sbotta, l’Italia borbotta, s’indigna, protesta, che alza la testa. L’Italia che sogna, fratelli d’Italia, l’Italia che grida, l’Italia che tace o, se parla, lo fa sottovoce. Quella che dice: facciamo la pace. L’Italia volgare delle risse in TV, quella che proprio non ride più. Libera e schiava, sorella e puttana. L’Italia che finge, che piange, che spegne la luce, che chiude la porta e chi se ne importa. Vieni qui, vieni a “lu bello paese”, ma con la pioggia van giù tante case. L’Italia dei sordi, dei ricordi, dei miti e dei maghi, che si fottono i soldi e le speranze, l’Italia di quelli che fanno ancora alleanze. L’Italia amara, triste e bugiarda, l’Italia di chi crede in un futuro migliore. L’Italia più dolce.
La meringa italiana:
250 g di albumi, 100 ml di acqua, 500 g di zucchero semolato
Utilizzando due cucchiai di zucchero montare gli albumi a neve.
Contemporaneamente preparare lo sciroppo di zucchero in questo modo: portare ad ebollizione lo zucchero con l’acqua, dovrebbe essere a 121°C ma io faccio ad occhio, cioè quando bolle conto quattro o cinque minuti, girando spesso. Quando le chiare sono ben montate, versare a filo lo sciroppo continuando a mescolare finché il composto non risulti a temperatura ambiente.
Questa meringa è il punto di partenze per moltissime preparazioni…ad esempio questa!
Cara Italia che tu sia speciale, versatile e dolce come questa meringa che ho fatto.