Human – The Killers
Avevamo poco più di diciotto anni, era il nostro primo viaggio da persone adulte. Soli e liberi. In quindici in un agosto qualunque ci imbarcammo dopo sei ore di pullman. Direzione l’isola di Zante. Diciassette ore di nave. Se ci ripenso mi vengono i brividi. Non esistono parole adatte per descrivere la puzza, la scomodità, la sola follia e l’incoscienza che ci ha fatto resistere per tutto quel tempo. Il ricordo di quel ponte è vivido e si materializza ancora davanti ai miei occhi sottoforma dei nostri sacchi a pelo, dell’umidità e della salsedine che ci si appiccicò addosso. Mai dimenticherò quel Mar Mediterraneo di notte, in tutto il suo ammaliante fascino, illuminato da una lontanissima luna e dalla fioca lucina del ponte. Ero lì con i gomiti poggiati sulla ringhiera. Davanti a me il nero della mezzanotte e quel rumore di onde infrante che faceva da sottofondo ai pensieri delle cinquecento persone a bordo. In circolo l’adrenalina per la nuova avventura lasciava man mano il posto alla stanchezza e alla tristezza che accompagnava i pensieri di quel turbolento anno della mia vita.
Mi picchiettò la spalla, interrompendo il mio vagheggiare, e mi porse un bicchierino di carta con dentro una sottospecie di caffè:“Fa veramente schifo, ma dobbiamo accontentarci!”, gli sorrisi e lo bevvi come fosse un cicchetto per non sentirne il gusto di bruciato. Ci appoggiammo alla scialuppa e rimanemmo lì a fissare la notte. Parlammo e ridemmo per quasi un’ora. Con lui è sempre stato difficile annoiarsi. Il nostro fu subito amore a prima vista. Non abbiamo mai avuto bisogno di presentazioni, neppure di lunghe chiacchierate, a noi importava solo essere sulla stessa lunghezza d’onda in fatto di stronzate. La sua energia mi ha sempre contagiata lasciandomi scossa come dopo un uragano, ed il suo sorriso mi riscalda a tal punto che diventa impossibile rimane seria e non essere felice al suo fianco. Lo incontrai per la prima volta durante un’occupazione scolastica, a distribuire volantini ai ragazzi che affollavano i corridoi per far sapere a tutti che la talpa era Tagliariol. Mentre tutta la scuola protestava per cose che probabilmente neanche la metà di loro capiva, noi portammo avanti per una settimana la personalissima campagna contro il campione di scherma che al tempo partecipava ad uno sfortunato reality, La Talpa, appunto. Ci siamo sempre divertiti insieme con poco, lo stesso gioco e la stessa complicità tipica dell’amicizia tra bambini, volersi bene senza porsi domande, senza pensarci su. Ed anche quella sera su quel freddo ponte, i nostri sorrisi illuminarono il buio intenso che ci circondava, ed il silenzio fu interrotto da questa canzone, che cantammo per tutto il viaggio e che per sempre mi farà emozionare pensando al mio Grande Amico.
Human – The Killers
I did my best to notice / Ho fatto del mio meglio per accorgermene
When the call came down the line / Quando arrivò la chiamata
Up to the platform of surrender / Mi hanno portato sul palco della resa
I was brought but I was kind / Ma sono stato gentile
And sometimes I get nervous / E a volte divento nervoso
When I see an open door / Quando vedo una porta aperta
Close your eyes / Chiudi i tuoi occhi
Clear your heart / Apri il tuo cuore
Cut the cord / Taglia la corda
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
My sign is vital / I miei segni vitali vanno bene
My hands are cold / Le mie mani sono fredde
And I’m on my knees looking for the answer / E sono in ginocchio in cerca della risposta
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
Pay my respects to grace and virtue / Porgi i miei ossequi alla grazia e alla virtù
Send my condolences to good / Manda le mie condoglianze al bene
Give my regards to soul and romance / Porta i miei saluti all’anima e alle cose romantiche
They always did the best they could / Hanno sempre fatto ciò che potevano
And so long to devotion / E addio alla devozione
You taught me everything I know / Mi hai insegnato tutto ciò che so
Wave goodbye / Dimmi addio
Wish me well / Augurami tutto il bene
You’ve gotta let me go / Devi lasciarmi andare
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
My sign is vital / I miei segni vitali vanno bene
My hands are cold / Le mie mani sono fredde
And I’m on my knees looking for the answer / E sono in ginocchio in cerca della risposta
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
Will your system be alright / Il tuo sistema se la caverà
When you dream of home tonight? / Quando stanotte sognerai casa tua?
There is no message we’re receiving / Non stiamo ricevendo nessun messaggio
Let me know, is your heart still beating? / Dimmelo, il tuo cuore batte ancora?
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
My sign is vital / I miei segni vitali vanno bene
My hands are cold / Le mie mani sono fredde
And I’m on my knees looking for the answer / E sono in ginocchio in cerca della risposta
You’ve gotta let me know / Devi dirmelo
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
My sign is vital/ I miei segni vitali vanno bene
My hands are cold / Le mie mani sono fredde
And I’m on my knees looking for the answer / E sono in ginocchio in cerca della risposta
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
Are we human or are we dancers? / Siamo umani o ballerini?
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