Il pompino che non t’aspetti
Non volevo usarlo davvero questo titolo, e mi scuso a prescindere. Ma le regole del web sono ferree, si sa come vanno queste cose; peraltro, se siete qui a leggere oltre la terza riga, significa che avete fatto click, e che a quelle regole in qualche misura, per interesse o per curiosità, rispondete anche voi. Perché il pompino, il cazzo, la parolaccia, la volgarità, tirano, solleticano le curiosità del distratto navigatore del web.
Oggi parlo d’altro, non dei trends, ma di come va l’informazione. E’ di pochi giorni fa questo articolo, del quale riporto uno scampolo. La fonte è sexalia.wordpress.com. Sì, un blog su wordpress.com. Un blog aziendale, esattamente, di sexalia.it, sexy shop romano che vende sulla rete sex toys e altre amenità da camera da letto raggiungendo un milione di utenti unici mensili dichiarati. Che, se tanto mi da tanto, saranno triplicati questo mese, grazie a quest’articolo:
Non sapete come passare il weekend e vi siete annoiati delle solite abbuffate delle sagre di paese? Allora sicuramente apprezzerete l’iniziativa della proloco di Capomonte Inferiore, paesino di 500 anime nel centro Italia, che per rivitalizzare il turismo non si è curata delle polemiche che sapeva sarebbero nate. Ma si sa per la notorietà si fa questo ed altro. Il Sindaco Armando Rigamani ha affermato “Con le castagne e gli strozzapreti non riuscivamo più ad attirare i turisti visto che il nostro paese si trova a mezzora di strada sterrata dalla provincia più vicina e ci siamo dovuti adattare. L’anno scorso le presenze sono più che triplicate grazie alla nostra iniziativa”. La sagra del Pompino ormai è giunta alla 3° edizione e raccoglie gli appassionati del genere provenienti da tutta Italia. Gli stand sono organizzati sul modello dei quartieri a luci rosse delle città del nord Europa, e in assoluto anonimato i turisti possono rilassarsi in compagnia delle specialiste del settore che per l’occasione applicano tariffe molto convenienti. Gli organizzatori hanno anche avuto vita facile in quanto nel paese il 95% della popolazione è di sesso maschile.
Vabbè, ci sta. Un articolo di costume, umorismo un po’ dozzinale, di quelli che suscitavano ilarità ai bei tempi e adesso non più, ma il nonno sorride ancora, malizioso e sornione, e la nonna arrossisce al sol pensiero. Una scrittura che ha un piglio goffamente giornalistico, arricchita da qualche particolare qua e là: l’intervista, il nome e il cognome del Sindaco.
C’è gente che crede placidamente possibile che si organizzi una sagra del pompino, e vuole saperne di più, pronta a partire ormone in spalla, per non perdersela giammai.
Perché ho scoperto che c’è gente, molta, che c’è cascata. C’è gente che crede placidamente possibile che si organizzi una sagra del pompino, e vuole saperne di più, pronta a partire ormone in spalla, per non perdersela giammai. Adulti che hanno smesso di credere a Babbo Natale, ma che alla prima occasione non esitano a volersi subito precipitare nel paese dei balocchi dove una fellatio costa pochi euro.
E così mi ritrovo a ringraziare l’autore dell’articolo, perché m’ha dato l’opportunità di ottenere l’ennesima conferma che nel nostro sciagurato paese il trend prevalente è l’ignoranza. Non potrei spiegarmi diversamente il fatto che un articolo di costume – peraltro senza alcuna malizia d’apparire troppo verosimile, con la sua notizia già assurda per sé, e il suo paese dove su cinquecento abitanti le donne sono venticinque: una mamma ogni quattro famiglie ad andar di lusso – suscita commenti di questo tenore:
Potete darmi qualche info in più? Costi date ecc.. Grazie mille (marco)C’é la formula All You Can Suck? 😀 (Gino)
Ma Quando ????? (axx)
Originale festa ma quando si svolge? Grazie (Rossano)
Ma dove si trova di preciso che su google non si trova? Quando ci sarà questa sagra? (Marco)
E’ possibile sapere dove si trova capomonte inferiore e quando? (Davide) (Sarà vicino Vigata, ndA)
Chi mi sa dare informazioni maggiori ?? Prezzi , se vale la pena andare e cm si svolge …. (Francesco)
I convinti convivono con gli scettici (ma non troppo…):
Io non credo sia vero anzi credo sia una goliardata ma se per caso ti rispondono vengo con te… Io vivo a Pisa e passo a prenderti dove sei e te? (Redwine)
Non mancano però quelli che si son mangiati la foglia (ma gli basterebbe una data):
Tutto bello, ma se non ci mettete la data mi sembra poco credibile (Accazzo)
(Come dire: Ecco, vi ho sgamati! Manca la data! Ah ah, a me non la si fa!)
Qualcuno (pochi), infine, ci scherza sopra. Ci sono le testimonianze degne di tripadvisor:
io sono stato alla seconda edizione e devo dire che è veramente organizzata bene. Ragazze fantastiche e attente alla pulizia. Purtroppo non credo che riuscirò ad andare in questa terza edizione per motivi di lavoro, ma Capomonte inferiore mi rimane nel cuore 🙂 (Antonio Corsi)
l’hanno scorso è stato una roba clamorosa, bisogna portarsi lo zabaione da casa perchè vorresti andare in ogni stand! alla fine mi tremavano le gambe, mai goduto così (Carlo)
Io ci sono andato alla prima edizione. Mi sono trovato li per caso di ritorno da un triangolare di calcio Como – Lecco – Benfica. Tutto fantastico. (giulio)
Le freddure:
l’ unica sagra in cui vale la pena ‘venire’. (ste76)
C’é la formula All You Can Suck? 😀 (Gino)
Per le donne fanno una sagra analoga a Lecco! Subito dopo aprile! (Pippo)
Chi ne approfitta per cercare lavoro:
…a partecipare come stendista quanto si viene pagate? Potrebbe interessarmi!!! ;p (Hellen) (stendista???, NdA)
…e anche chi la butta in politica, con un po’ d’amaro in bocca:
Il comune non sa più dove prendere i soldi evidentemente quindi sfrutta la prostituzione. Non saprei se è legale, ma è molto triste!… (Controcorrente) (I soliti grillini?, NdA)
no, non eravamo davvero pronti per il suffragio universale
Di più, c’è da fare una riflessione sul ruolo dei media, dei giornalisti, dell’informazione. E soprattutto di cosa siano diventati i media, e di quanto male possono fare all’informazione. Prima dell’avvento di internet queste goliardate erano impossibili, e uno scritto privato non sarebbe mai potuto circolare e porsi all’attenzione di migliaia di persone. Quelli, erano risultati raggiungibili solo con una organizzazione d’impresa editoriale, che reclutava professionisti dell’informazione, con una deontologia e delle regole da rispettare.
A quei tempi, nessuno avrebbe titolato a pompini: sarebbe equivalso a farsi licenziare in tronco; è stata proprio la concorrenza del web a condurre questo gioco al ribasso.
Ma come non constatare che, almeno in Italia, la libertà forse mal si concilia con un’audience così ingenua da credere ad ogni fesseria che legge sulla rete? Così poco scafata da non saper distinguere tra una fonte autorevole ed un blog personale, così indifesa da poter esser portata praticamente dappertutto – che se ci riescono i dilettanti figuriamoci il danno che può fare chi il quinto potere lo detiene davvero e ha un minimo di mestiere – e imbarcata sul primo pullman alla volta di qualsiasi luogo, con giusto un pullover nello zaino per proteggersi se casomai fa troppo freddo, e la promessa di ricevere all’arrivo il pompino della vita.
O un milione di posti di lavoro.
O ottanta euro in più in busta paga.
Uno spunto di riflessione, solo un spunto di riflessione. Domenica prossima torno a raccontarvi i trends della settimana.