Fatmir Mura: il percorso delle emozioni
C’è una cosa che accomuna noi di facciunsalto.it, e Fatmir Mura. Un filo che lega indissolubilmente le sue arti, la sabbia, le bolle di sapone e la pantomima, e la nostra, quella delle parole: le emozioni.
Perché sempre di emozioni si tratta, quando qualcuno mette così tanta passione in qualcosa. Di emozioni ci si riempie. E le emozioni, si vogliono regalare.
– Sei albanese di nascita, da quanto tempo vivi in Italia? E perché hai scelto il nostro paese per esprimere la tua arte?
Vivo in Italia da undici anni e ho scelto questo paese per poter studiare e diventare un artista a 360° (il mio sogno fin da piccolo).
– Il tuo percorso di artista è molto variegato: teatro, magia, ballo. Quando hai deciso che la tua strada era lavorare con le bolle di sapone e la sand art?
Il mio percorso artistico è variegato per il fatto che l’arte e lo spettacolo mi piacciono, in tutte le loro forme. Quando vedo qualcosa che mi emoziona, immediatamente ho voglia di ripeterlo a modo mio, per poter emozionare gli altri. Da piccolo ho cominciato a studiare fisarmonica e teatro. Cerco sempre di tirare fuori il lato artistico delle cose semplici
– Che consiglio puoi dare ai ragazzi che come te vogliono intraprendere queste due arti? Dalle scuole da frequentare ai consigli di chi le vive da protagonista.
Alle persone che sono interessate ad imparare queste due arti consiglierei di seguire un corso, giusto per imparare la tecnica e usare gli strumenti. Poi tutto dipende dalla volontà e dalla passione. Per entrambe serve molta pazienza e molto esercizio, spesso possono sembrare difficili e lontane, ma quando lasci volare la creatività tutto è molto più semplice e soprattutto divertente.
– Quanto ci vuole per progettare un’opera di sand art o un numero con le bolle di sapone? Come nascono le idee?
Il tempo per progettare una storia di sand art dipende da diversi fattori: tema, numero di scene, transazione delle immagini e complessità del disegno. Una storia di sand art della durata di dieci minuti può essere ideata e realizzata in venticinque giorni. Il tempo può variare anche oltre un mese se non si trova l’immagine giusta, quella che rappresenta al meglio la tua idea, quella che si presta bene con l’immagine successiva. Insomma, il tempo per progettare direi è relativo. Nelle bolle di sapone il tempo per la preparazione di uno spettacolo è diverso, richiede meno tempo e più divertimento. Le bolle di sapone regalano magia anche senza preparazione.
– Hai dei personaggi a cui ti ispiri?
Non ne ho uno in particolare, generalmente basta una bella musica, una storia o una cosa più semplice. Cerco sempre di tirare fuori il lato artistico delle cose semplici.
– Qual è il sogno che non hai ancora realizzato?
Fare volontariato per i bambini e le persone che hanno bisogno di un sorriso, di un supporto e di un po’ di attenzione.
– La tua più grande conquista?
La mia famiglia, avevo deciso che a trent’anni dovevo essere padre e avere una famiglia in ottimo stato.
– Il tema del rispetto della terra è molto importante per te. E proprio pochi giorni fa è stata organizzata la mobilitazione mondiale più grande della storia contro i cambiamenti climatici. Pensi che oggi la gente sia più informata e più sensibile a questi temi?
Sicuramente la gente è molto più sensibile e informata rispetto a prima, e mi auguro ancora di più nei prossimi anni. Il tema dei cambiamenti climatici è fondamentale per tutti quindi credo che ognuno di noi dovrebbe fare il meglio per far sì che l’uomo possa vivere in equilibrio e in armonia con la natura.
credo che l’emozione più grande che ho provato è stato quando ho tenuto per la prima volta nelle mie braccia mia figlia appena nata
Attualmente lavoro con tante aziende sia nazionali che internazionali, cerco di essere più professionale possibile nella mia prestazione. I miei progetti futuri sono semplicemente “Crescere” sempre di più, e continuare a regalare e condividere “Emozioni”.
– Questo è proprio l’obiettivo principale di facciunsalto.it, condividere le emozioni che nascono dalle più piccole cose della vita. Ci racconti l’emozione più grande che hai provato nella tua?
Nella mia vita ho avuto tanti soddisfazioni; credo che l’emozione più grande che ho provato è stato quando ho tenuto per la prima volta nelle mie braccia mia figlia appena nata (il regalo più grande che ci possa mai essere).
Fatmir ci ha anche fatto un regalo, che i nostri lettori potranno vedere da domani, su eppela.com.