Nessuno è innocente
Non sono una foodblogger, non sono un cuoca e non sono neanche certa di potermi definire una lettrice costante al 100%. Purtuttavia, sia il libro che la cucina sono linfa per la mia creatività. Da cui “Cosa borbottano le pentole”,una rubrica in cui i piatti si lasciano ispirare dall’eco dei libri letti e le pagine si sfogliano con le dita impiastricciate di salsette ed intingoli vari.
Ogni articolo sarà bipartito: da un lato una ricetta, dall’altro la citazione di un libro.
La ricetta
E’ passato Halloween e non mi sono fatta scappare l’occasione di preparare una cena a tema. Oltre al solito arancione, ho pensato ad uno splash di sangue rosso. Mi si è materializzato un po’ per caso in mente, poi nel frigo si sono palesate le barbabietole. La zucca dell’orto era già pronta in cucina. La curcuma sta sempre nell’angolo delle spezie. Toh: c’è anche uno yogurt greco in frigo. Immagino tre creme diverse in un solo piatto, quella rossa a spezzare la quiete conferita dal bianco e dall’arancione. Un monito in mente: “Nessuno è innocente!”. Decido che sarà il titolo della mia cena di Halloween.
Ingredienti:
zucca, patate, cipolla, latte, zenzero, curcuma, olio, pepe, salebarbabietole precotte, patate, aglio, latte, cumino, yogurt greco
Soffriggete la cipolla, calateci poi dentro la zucca e le patate a dadini, lasciate rosolare qualche minuto poi aggiungete latte, quanto ne basta perché gli ortaggi possano cuocere. Quando è cotto aggiustate di sale e pepe, aggiungete della curcuma e zenzero grattuggiato o in polvere e frullate il tutto.
La seconda zuppa non prevede cottura: è sufficiente frullare fra loro gli ingredienti scritti qui sopra nella seconda tranche. Ora impiattate la prima zuppa, ancora calda. Al centro, deponete una generosa cucchiaiata della seconda, quella fucsia, e con il cucchiaino create le decorazioni che preferite. Lo yogurt potete inserirlo nel piatto o lasciarlo a parte. Sarà bello assaporare il gusto dolce della zucca e della supervitaminica barbabietola, giocare a mischiare i colori di quello splash di sangue nell’innocenza del bianco, ricreare i colori di un tramonto.
Le pagine
Le pagine che ho imbrattato cucinando sono quelle di J.Cortazar, “Rayuela”. Nessuno è innocente non significa per forza che tutti siamo colpevoli, ma anche che tutti inconsapevolmente mandiamo messaggi. La Maga, personaggio del romanzo, ne manda molti più di quanto lei stessa immagini…
Nessuno è innocente non significa per forza che tutti siamo colpevoli
È così che qualcuno, senza saperlo, riesce a mostrarci irrefutabilmente una via che lui stesso non saprebbe percorrere. La Maga non saprà mai quanto il suo dito indicasse la sottile incrinatura che manda in pezzi lo specchio, fino a che punto certi silenzi, certe gentilezze assurde, certe corse da centopiedi abbacinato fossero la parola d’ordine per me ben sistemato in me stesso, ovvero non sistemato in nessuna parte, E poi, la storia della sottile incrinatura… “Se vuoi effer felice come dici, non far poesia, Horacio, non farla”.
Per oggi è tutto, buona settimana di pentole e libri!