Morto per finta e morto per davvero
E’ morto Christian De Sica. Anzi, no. Era la solita bufala del web, quella che fa morire i vip a turno, si dice allungandogli di fatto la vita. Ma intanto il trend segna un +2800%, distanziando di parecchio i suggerimenti su come truccarsi per Halloween.
Nel frattempo, ad essere morto davvero è Stefano Cucchi, ma la sentenza che in appello tutti assolve e nessuno condanna non finisce manco per sogno tra i trends del momento, nel giorno di Napoli – Roma. Sì, esatto: non glien’è importato un accidente a nessuno, e nemmeno mezzo millesimo delle persone (tante!) che si sono interessate della crisi Mps, si sono poi anche soltanto incuriosite di come possa accadere che un giovane preso in custodia dallo Stato annichilisca nel giro di una settimana e si ritrovi cadavere, e che di questo non debba rispondere nessuno.
Non glien’è importato niente a nessuno, e Stefano è morto tre volte, e in tre diverse realtà: nella sua esistenza, nella giustizia, nella memoria collettiva.
a uno di quei galantuomini col dito medio alzato, uno a caso, farei conoscere da molto vicino gli pneumatici della mia auto.
Questo è il vero fallimento dello Stato, al di là d’ogni spread e oltre ogni crisi: quando ci si dimentica degli ultimi, e ucciderli é non aver fatto nulla, che quelli a ben vedere han fatto già male a nascere.
Ma questi sono solo voli pindarici dettati dall’indignazione, e gli pneumatici di cui sopra teneri e morbidi come le percosse sul volto di Stefano: sia mai che si venga accusati d’incitare alla violenza.