Le variabili del leccaculismo
Sono stata una bambina curiosa, attenta osservatrice e crescendo non ho mai perso questa propensione, anzi col tempo si è acuita.
I miei soggetti preferiti sono stati sempre i miei simili.
Cominciai a notarlo frequentando malvolentieri un asilo privato
All’asilo c’erano alcune maestre leccaculo, i bidelli e persino i bimbi leccaculo. Le prime compiacevano i genitori secondo caste sociali, i secondi gli insegnanti e gli ultimi in ordine di apparizione, le bambine o i bambini più prepotenti e arroganti.
Io seduta nella mia sediolina mi gustavo in apparente stato di indifferenza le scenette. Sin da piccolina provavo disgusto e disprezzo per tale categoria.
Crescendo le cose non sono decisamente migliorate. Ho cominciato a cogliere anche le sfumature e si sa, i dettagli fanno spesso la differenza.
Hanno una gestualità tutta loro: melliflua, bavosa e accomodante. Si muovono lenti, ti toccano, sguardi bassi o caritatevoli. Compiaciuti e compiacenti.
Crescendo i leccaculo peggiorano il loro status, diventano bandiere in eterna balia del vento. La smania di farsi largo tra la folla acceca la loro sensibilità rendendoli cinici e senza amor proprio.
Del resto il leccaculismo è una filosofia di vita. I leccaculo esistono dalla notte dei tempi al pari delle puttane, delle quali sono parenti stretti. Entrambi rendono un servizio all’umanità. I primi per compiacere, le seconde per dare piacere.
Puttane non sempre si nasce, in molti casi sono gli eventi a determinarne tale stato. Leccaculo si “nacque”.
E come per certe patologie, il leccaculismo è ereditario, in alcuni casi non salta nemmeno le generazioni di mezzo.
A qualsiasi censo apparteniate o qualsiasi corte frequentiate, state pur certi che ne troverete sempre qualcuno in prima fila. Cosa volete farci il leccaculo, uomo o donna che sia, è una persona che riesce ad adattarsi a qualsiasi situazione.
Ti guarderà sempre con gli occhietti un po’ smarriti e sarà sempre colui o colei che se c’era non ha visto nulla, ma all’occorrenza ricorderà tutto, nonostante non fosse lì. Non sono solitamente pettegoli, ma sono diversamente pettegoli. La buttano lì, con noncuranza, non sia mai gli si ritorcesse contro e poi perché nella vita non si sa mai.
Certo, il coraggio non è il loro forte, il massimo del coraggio che trovano è quello di scrivere SALVE sul tappetino del loro pianerottolo.
Attenti a non sottovalutare nessun leccaculo/a… di solito sono dei cinici, sono peggio di Giuda e vi tradirebbero per meno di trenta denari. Tu pensi di usarlo, in realtà è lui che usa te! Ha sempre una meta da raggiungere ed è pronto a passare sul cadavere di chiunque.
Devo informarvi che esiste anche una sottocategoria di leccaculi… sono schifati persino dai leccaculo D.O.C. Sono dei pusillanimi, non hanno la classe dei loro cugini e sono più simili alle macchiette dei film di Alberto Sordi.
Entrambe le categorie sono però peggio delle zanzare, delle mosche e persino delle pandemie.
In tempi recentissimi fanno esposizione nei vari salotti televisivi a iosa, ma anche nei vari contenitori di programmi politici, dove si presentano come falsi messia.
Tanto non hanno bandiera, non hanno fede e non hanno nemmeno una casa.
Sono cosmopoliti, poliglotti e figli di puta, ma nell’accezione negativa, non quella che ti strappa un sorriso.
A meno che non siate dei deficienti, servitevene e usateli come Kleneex senza pietà, tanto loro non ne avrebbero di voi e con nonchalance andrebbero a slinguazzare altrove senza colpo ferire.