Viva Il Lavoro!
Lavoro… Sapete quando i politicanti di turno, o i nostri fratelli appartenenti alle generazioni passate, proclamano ad alta voce che bisogna aiutare i giovani, la viva forza lavoro, perché l’economia del Paese parte da loro? Che è necessario dargli spazi per sperimentare e trovare la loro strada nella vita, perché sono il futuro della nostra nazione e per questo vanno sempre e comunque sostenuti?
Sono sicuro che tutti noi abbiamo sentito e risentito questa solfa almeno un milione di volte, sbandierata in pompa magna da televisioni, giornali, opinionisti e trasmissioni di varietà del sabato sera.
Bene, ho una favolosa notizia per voi. Una volta tanto queste non sono solo parole vuote dette per raccattare voti, e neanche luoghi comuni con cui la gente si consola quando è a corto di argomenti. Assolutamente no. Questa volta è tutto vero.
L’economia del Paese, o chi la rappresenta, si è finalmente attivata per offrire ai giovani volenterosi opportunità concrete ed entusiasmanti di iniziare una proficua carriera professionale nel mondo del lavoro. Voi penserete che io conto balle; che qui non c’è lavoro vero per nessuno, figuriamoci per i giovani che sono pure senza esperienza. Ho il piacere di comunicarvi che vi sbagliate e anzi, invece di lamentarvi, dovreste essere tutti sotto a preparare le vostre candidature, anche perché di possibilità come quelle descritte nei seguenti annunci non ne capitano poi tutti i giorni.
Cominciamo con una richiesta curiosa. Come mostra l’immagine, qui si cerca uno stagista nel campo della pastorizia, nello specifico il profilo professionale è Guardapecore, che sarà impegnato nell’attività di guardiano del gregge al pascolo. Direi che è il sogno di ogni giovane aspirante lavoratore del 2014; o forse del 1914? Può darsi che il datore di lavoro non abbia ancora aggiornato il calendario, sono cose che capitano.
Il tirocinante dovrà essere in possesso di un diploma di scuola superiore che permette l’accesso all’Università. Mi pare ovvio. Come puoi essere un bravo Guardapecore se non conosci a menadito i classici latini, le equazioni di secondo grado e la chimica organica di base? Ridendo e scherzando è dato notorio che le pecore sono animali intelligentissimi, e quando vanno al pascolo pretendono che qualcuno le intrattenga con elaborati problemi di logica e declamazioni poetiche degne dei migliori cenacoli intellettuali d’Europa. Non lo sapevate che i migliori critici letterari del secolo sono proprio le pecore?? Una di loro è addirittura candidata al premio Nobel per la letteratura, tanto, visti i criteri con cui si assegnano premi del genere, darlo ad una pecora o a un essere umano è solo questione di dettagli, e se osi dire qualcosa in contrario allora sei razzista, anti-ecologista e non rispetti il lavoro e l’autorità di fior fior di esperti.
Di seguito, riporto un altro annuncio interessante. Questa volta la figura richiesta è quella di comico, e non un comico qualsiasi: un comico con buona esperienza e un diploma di scuola superiore che però non permette l’accesso all’Università. Tutto nella norma. Il comico, si sa, deve far ridere il popolino, se è una persona troppo sapiente si rischia che la gente inizi a pensare con la propria testa, magari scoppia un’epidemia cerebrale compulsa e virale che d’improvviso rende tutti quanti intelligenti e capaci d’intendere e di volere. Sarebbe un epilogo alquanto spiacevole, non credete? E poi la società ha un bisogno essenziale e primario di comici. Se non si arriva a fine mese fa lo stesso, l’importante è che ci siano comici in grado di farci ridere delle nostre miserie. D’altra parte ogni bambino da piccolo sogna di fare il comico, e questi datori di lavori sono sicuramente in grado di interpretare i bisogni sociali, umani e antropologici degli aspiranti tirocinanti. Se facciamo un sondaggio scommetto che la maggior parte degli intervistati metterebbe questo lavoro al primo posto, ancora prima dell’astronauta, il detective privato e la star del cinema.
L’ultimo annuncio che vi presento accende i riflettori addirittura sulla sfera religiosa e spirituale, ambito che coinvolge tantissimi fedeli e ferventi credenti. Il sacro è importante, ma sfortunatamente né angeli né santi sono disposti a scendere dal Paradiso per questioni di bieca amministrazione, perciò tocca ai poveri cristiani mortali occuparsi di scartoffie, permessi e manutenzioni varie. Ecco quindi che è richiesto uno stagista come sagrestano, o specializzando in sagrestanologia che dirsi voglia. La suddetta persona è incaricata di assistere nelle attività di segreteria della parrocchia. Anche questo tirocinante deve essere in possesso di diploma superiore che non dà l’accesso all’università e possedere un livello intermedio di conoscenza dell’italiano. Non sia mai che, se è troppo colto, utilizzi parole difficili e i suoi collaboratori abbiano poi bisogno del traduttore istantaneo per comprenderlo.
È inoltre giusto che chi si occupa di segreteria non sia capace di esprimersi decentemente in lingua italiana, tanto il suo rapporto di lavoro sarà con i computer, e quelli mica stanno a vedere se hai usato il congiuntivo e l’indicativo correttamente.
Lo so che molti di voi sono andati in trepidazione e già si sono precipitati a lavorare sul curriculum, così da prepararsi al meglio per essere accolti dal mondo del lavoro. Come vedete chi dice che in Italia non c’è lavoro, che i giovani sono messi da parte o sfruttati, è un bugiardo. La realtà dei fatti è che il lavoro c’è, e offre garanzie solide e affidabili. Probabilmente un candidato per queste posizioni non esiste e non esisterà mai, ma a questi datori di lavoro che gli frega: l’importante è dire in piazza che loro i giovani li aiutano eccome: gli annunci sono una prova incontrovertibile di questo.
Agli aspiranti stagisti faccio un grosso in bocca al lupo. Il Paese richiede il vostro inestimabile contributo come comici (precedenza agli ignoranti), guardapecore (meglio se colti e raffinati), e sagrestani (preferibilmente semi-analfabeti). Forse domani apriranno posizioni anche come mimo, addestratore di piccioni e mendicante. Chi lo sa. Nel frattempo, forza, a mandare le vostre candidature. Il momento di cambiare il vostro futuro è adesso.