Tapas
Tapas. Tapas e cerveza, essenziale binomio spagnolo. Prima di trasferirmi a Barcellona avevo tanto sentito parlare delle tapas spagnole, ma il concetto non mi era ben chiaro. “Sono tanti antipastini, tante cosine varie” mi avevano detto.
Ok, ma cosa di preciso? Se mi chiedessero come sono le pizze napoletane non direi “sai, sono delle focacce… da ricoprire con cose varie”; non direi così. Socchiuderei solo gli occhi fino a dargli la forma di cuore e scuoterei il capo a destra e sinistra col un sorriso beato senza dire una parola, tanta è la bontà.
Ma il fatto curioso è che le tapas sono proprio indefinite per definizione. Calde e fredde, vegetariane e non, di solito servite in piccoli piattini, un assaggio, tutte diverse tra loro. Da innaffiare con birra o vino tinto. E da compartire con gli amici. Nonostante i turisti sazino i loro stomaci brontoloni sfiniti dalle lunghe passeggiate con una mezza dozzina di tapas, gli spagnoli e i catalani continuano a non considerarle un vero e proprio pasto. Alcuni di loro mi hanno detto che in zone meno turistiche del paese, nei bar autentici e nelle birrerie, accompagnare una caña di cerveza con un piccolo panino è la regola. Ed è compreso nel prezzo. Proprio come i nostri stuzzichini all’ora dell’aperitivo.
Nate in Andalusia nell’Ottocento, pare prendano il nome dalla tapa, piccolo piattino che veniva poggiato sui bicchieri di Sherry per evitare che le mosche si facessero una nuotata nel vino liquoroso. E quale cosa migliore, se non riempire il vuoto dei piattini con bocconcini a base di carne, pesce e verdure? Alcuni dicono che il re Alfonso X ordinò che nelle taverne si servissero obbligatoriamente insieme alla birra, per evitare l’ubriachezza del popolo.
La mia idea è che, da semplice e naturale usanza del posto, le tapas siano irrimediabilmente finite nell’impasto della mercificazione culinaria a uso turistico. Mi piace immaginare un omone baffuto gestire la propria cervezeria familiare da anni, in un paesino spagnolo dalle stradine strette; lo vedo farcire un entrepà (sandwich) con le sue manone morbide, poggiarlo con inaspettata delicatezza in un piattino di porcellana, e servirlo due minuti dopo aver portato la birra al tavolo del viandante di turno, o quello del concittadino che abita a due passi.
Con il sorriso nascosto dai baffi, come a sottolineare l’omaggio della casa. Lo sa bene lui che le tapas si sposano proprio bene con birra. Anche se non si ha fame. Ti avvolgono il palato di fondente morbidezza e sapori cremosi; e poi il pane croccante per tenerli insieme. E un sorso di bollicine di birra per lavare il tutto e rinfrescare la papille in vista del prossimo morsetto. O una boccata di intenso vino rosso.
Ma questa è una visione più romantica che rara. Oggi si trovano Tapas Bar ad ogni angolo di strada, con l’insegna a led che illumina i suoi pallini disposti a forma di lettere e bottiglie. Venite turisti! Tapas a 1€!
Forse il sapore dell’allioli (salsina giallo paglierino dal carattere mediterraneo, comune anche in Calabria e in Provenza) comprata al banco frigo non avrà quel retrogusto di olio d’oliva verace che solo al profumo ti accarezza con la brezza che spira dalla terra, o quell’aroma di secolarità contenuta in ogni foglia e ogni fibra dell’arbusto; però con la birra ci sta bene lo stesso!
Un morsicino di qua, un sorso di là, fra queso manchego (formaggio di pecora prodotto in La Mancha), pinchito moruno (spiedino di carne di maiale o pollo marinato), ensalada de pimientos rojos (insalata fredda di peperoni rossi arrostiti e conditi con olio e aceto), Jamon serrano (prosciutto crudo di montagna tagliato con il coltello), tortilla de patatas (celebre omelette di patate e cipolle), pescaito frito (varietà di pesce fritto), gambas alla plancia (gamberi alla griglia), albondigas (polpette di carne in umido), patatas bravas (patate con salsa all’aglio o piccante fritte e condite con una salsa di pomodoro insaporita da cipolla, aglio, vino bianco, prezzemolo, pepe) e pimientos de Padrón (piccoli peperoncini verdi fritti da mangiare prendendo il picciolo).
Un modo per stuzzicare il palato senza gonfiare lo stomaco e un’occasione perfetta per scambiare quattro chiacchiere in compagnia. I tavolini dei bar barcellonesi pullulano di amanti delle tapas.
¡Con razón!