Il fascino del verme
Il fascino del verme è sempre in agguato.
Ti poni degli obiettivi , sembra che la determinazione abbia preso il sopravvento su ogni aspetto emotivo, quando basta uno sguardo per mandare all’aria ogni piano.
Agita il biondo crine alla corrente. Ti ammalia con carezzevoli lusinghe, ipnotizzandoti, non riesci più a staccargli gli occhi di dosso.
Le sue braccia sembrano danzare. Accarezzano con dolcezza un diafano corpo fatto d’acqua e tu cadi ginocchioni davanti a lui, desiderando quelle carezze. Il verme continua la sua danza, le leggiadre braccia piumate filtrano l’acqua, non ti accorgi che migliaia di piccole ciglia stanno portando il cibo alla famelica bocca. Riesci solo ad apprezzarne la bellezza con cui ti acceca, desiderosa di quel piumato tocco. Mentre tu ne ammiri l’apparenza, lui fa il suo gioco, sfrutta il sedimento smosso per nutrirsi. Un opportunista si direbbe, e questa è la sua natura: filtrare.
Vuoi stargli sempre più vicino, piano piano di sottecchi lo cerchi, come un gatto che vuol far le fusa lo sfiori e lui si ritira deciso, più di così non vuole concedersi. Prima ti ruba il cuore e poi gioca con te al gatto con il topo. Appena tu accenni ad andartene, fa nuovamente capolino e ti riaggancia.
Prima ti ruba il cuore e poi gioca con te al gatto con il topo. Appena tu accenni ad andartene, fa nuovamente capolino e ti riaggancia
Se rivelasse la sua vera natura non sarebbe così al centro dell’attenzione. Nasconde il suo vero io vermiforme ben celato in un tubicolo di sabbia e muco, ciò che appare sono solo le branchie. In fondo chi di noi desidera realmente mettersi a nudo in piazza? Più o meno tutti vogliamo apparire sempre e solo belli e forse bravi e buoni! Vorrei chiamarlo con il suo vero nome: ” Spirografo” ma il nickname “verme“, almeno nell’atteggiamento, gli si addice di più .