Il Paradiso esiste: è proprio qui, sulla Terra!
di Alberto Pavan
Siete alla ricerca del significato della parola “bellezza”? Vi aiuto io!
Sveglia presto, colazione, zaino in spalla e via. Da Valles (Bz) raggiungete la Malga Fane, villaggio alpino tra i più belli di tutto il SudTirol.
Situata in una conca naturale a 1738 metri, nel bel mezzo di due gruppi montuosi, si presenta come una sintesi efficace ed incontaminata di tutto quello che immaginate dell’Alto-Adige. Ruscello, mucche, chiesetta, tre rifugi e casette dall’antico sapore di un tempo lontano. Ma questo è solo l’antipasto! Perché da qui, seguendo il sentiero numero 18 arriverete in mezz’ora circa alla Malga Labeseben. Luogo idilliaco, popolato di animali selvatici e da allevamento, dove uomo e natura vivono in perfetta armonia, tanto che potrete osservare da vicino numerosissime marmotte (soprattutto nel pomeriggio), mucche, maiali, asini, capre, falchetti e uccellini vari.
Proseguendo, giungerete ad una splendida cascata, dove assaporerete, in tutta la sua freschezza, l’acqua limpida di montagna. Da qui ancora un’oretta circa di camminata e arriverete, finalmente, al Lago Selvaggio, a quota 2532 m.
Si tratta di uno dei laghi alpini più grandi dell’Alto-Adige ed è il più profondo di tutti. Inutile descrivere la sua magnificenza, anche perché se c’è una cosa che ho imparato in tutto il tempo trascorso in questi posti, è che ciò che si prova nel vedere un paesaggio di montagna, in tutta la sua straordinaria amenità, è un qualcosa di incomunicabile.
E’ tempo di passare al secondo piatto! Rimettendosi in marcia per un’altra ora circa, lungo il sentiero numero 18-20, sarete finalmente alla Forcella Rauhtaljoch a 2809 metri. Da qui è già possibile godere di una vista spettacolare, con a sud l’ormai piccolo Lago e a Nord il canalone ricoperto di neve dell’inverno precedente, che scende giù fino ad una valle ricca di verde, che porta al rifugio Bressanone.
Ma non è ancora tempo di essere sazi! Perché manca ancora il tocco finale, la ciliegina sulla torta, il vero obiettivo della vostra camminata: il Picco Croce.
Dal Passo, potrete raggiungerlo in un’ora circa, salendo lungo il crinale est. Appena in vetta, vi troverete a quota 3132 m, con una vista a 360 gradi, in quanto la cima domina il paesaggio circostante.
Ecco, ora io potrei descrivervi nei minimi particolari cosa potete scorgere da lassù, la varietà di silenzi che potrete udire, il suono del vento che accarezza il vostro viso, ma tutto ciò sarebbe inutile, perché a nulla servirebbe per farvi comprendere la varietà di emozioni che si provano lì. Sarà ora che capirete il vero significato della parola “bellezza”. Assorti in un sogno, non penserete a nulla, non direte nulla, non sentirete nulla. Starete semplicemente lì, muti e fermi nel contemplare l’eterna bellezza della Natura. E forse, nel risvegliarvi poco dopo, colmi di gioia, apprenderete che un Paradiso ultraterreno non ha alcun senso, quando ce n’è già uno qui in Terra!