Luoghi zero: la Circofficina
Chiamo “luoghi zero” quegli spazi meravigliosi dove puoi essere tutto e proporre tutto e imparare tutto senza andare a scuola di niente. Penso a tanti spazi occupati ma ad uno in particolare che ho scoperto da borghesotta in borghese – voluto paradosso – : vestita da alternativa, sempre borghesotta mi sentivo, e di questo prima o poi parlerò in separato articolo. Borghesotta o meno, ero tutto e niente, in quello spazio dove nessuno conoscevo e nessuno mi conosceva e potevo ridisegnare tutto da capo e mi sentivo quel personaggio di un racconto di Volodine dove il protagonista riscrive ogni volta il momento della sua nascita per ovviare al suo trauma familiare e reinventando quindi mille nuove radici, famiglie, parenti. In quello spazio zero si può essere persone nuove anche senza sapere che nuova personalità si cela potenzialmente sotto ognuno. Si chiama la Circofficina, questo posto.
Accanto c’è una Ciclofficina, ovvero un posto dove ci si occupa di biciclette. Ad Ostiense la Circofficina la riconosci dall’enorme e meraviglioso murale che la orna, fuori. È un enorme disegno dell’artista Blu fuori dall’ex caserma dell’Aeronautica. Che oggi è posto meraviglioso di sogni che fanno volare in mille altri sensi. Ci entri e trovi chi giocola con cinque sei palline e chi cerca l’equilibrio sui trampoli suonando melodie elfiche con strumenti tipici della Colombia e chi danza e fa teatro fisico e si muove non come le veline confezionate della tivù ma come chi fa del proprio corpo un’opera d’arte in movimento, trovi chi sta in equilibrio su una corda e chi si arrampica su funi verso il soffitto. Puoi provare anche tu tutto quanto senza chiedere niente a nessuno, puoi diventare uno di loro, prendere parte ai loro eventi, ma devi anche mettere apposto, devi anche ripulire, portare materiale, perché la Circofficina è casa di chi vuole nominarla casa e a casa si sa ci sono piaceri e doveri.
Capisci che anche se educazione fisica non ti piaceva a scuola e nelle recite ti sei sempre vergognato/a, qui è tutto diverso: qui nessuno ti vuole inculcare saperi o buttare su un palco, ma sai già che ti incuriosirai e proverai anche se sai soltanto usare tre palline o tre clave o tre cerchi in maniera perlopiù goffa, proverai e ti affezionerai e parteciperai e contribuirai e sarai un coriandolo fra questi infiniti colori, o almeno così ti piace pensare.