Della vita e della morte
La piccola processione funebre avanzava a ritmo lento. La lunga teoria di automobili si era fermata vicino all’ingresso del cimitero. E di lì gli occupanti avevano cominciato l’attraversamento delle tante aiuole funebri dirigendosi verso le cappelle con i loculi, non senza quell’iniziale tramestio fatto di portiere sbattute, saluti di persone che non si vedevano da molto tempo, e tentativi di organizzazione del corteo.
filo di perle, calze velate e scarpa nera con sei o sette centimetri di tacco rappresentavano il corredo funebre della vedova inconsolabile, che peraltro i maligni sostenevano si fosse consolata in anticipo
La signora Luisa procedeva con questi passi un po’ lunghi per l’instabilità sui tacchi. Ne derivava una andatura oscillante e un po’ incerta che dava all’intera figura una apparente fragilità, tanto cara alla psiche maschile. E appunto una psiche, quella del dottor Matteo Casini, commercialista e consulente di fatto anche dei risparmi della famiglia Lucignani, era turbata da quel passo, e per di più la moglie Marisa gli era accanto, anche se con gli occhi un po’ lucidi e quindi poco attenti al particolare.
Aveva sempre apprezzato, il commercialista, la signora Lucignani ma ora, fissandola maldestramente nel ritmo dettato dall’andatura oscillante, la vedeva in modo nuovo: se aveva sempre riconosciuto la bella donna, ora scorgeva nel clima luttuoso una componente femminea più consistente e l’ancestrale e naturale desiderio si fondeva, e fingeva di giustificarsi, con la speranza di un rito consolatorio. Il senso della realtà e del luogo erano inesistenti, non un cimitero ma solo uno spazio aperto al contatto con la natura, e senza altri occhi intorno: questa la percezione del dottore commercialista in quell’attimo. La moglie non notava, presa dalla partecipazione sincera al lutto, neppure che il marito si faceva un po’ rubizzo e il suo respiro lievemente ansimante. Un subbuglio crescente, mentre la vedova attillata, giunta al luogo prescelto, osservava il momento finale del compianto, anche se non tantissimo, coniuge.
la vedeva in modo nuovo: scorgeva nel clima luttuoso una componente femminea più consistente e l’ancestrale desiderio si fondeva con la speranza di un rito consolatorio