Porco, non chiamarmi tesoro
Che bella che sei ( lo dicono a tutte a prescindere). Splendida.
Uhmm, la tua bocca mi fa venire strani pensieri.
Quanti anni hai , come sono le tue tette, com’è il tuo culo. Posso vederti a figura intera?
Questo è quello che si sentono dire molte donne in rete, ed è capitato anche a me qualche volta, e senza che avessi incoraggiato roba del genere. Ho provato l’impulso di schiaffeggiare in pieno viso, di insultare, ma ho taciuto… del resto attraverso lo schermo non si può fare. Spesso sono stata al gioco delle parole.
Si, vi ho usato qualche volta… volevo capire.
Spesso siete pure sgrammaticati, e di certo non aiuta, ammesso che si possa desiderare giacere con voi.
Siete anche ridicoli, al limite del patetico.
Chi vi conosce, chi vi ha mai visto? Cosa dovrebbe piacermi di voi, che non potrei trovare altrove.
Spesso siete pure sgrammaticati, e di certo non aiuta, ammesso che si possa desiderare giacere con voi.
Spesso siete sposati, avete bellissime consorti. Sono così belle le vostre mogli (così dite), al punto tale da farvi desiderare di scopare anche racchie inguardabili se è il caso. Mentite a voi stessi e a chi vi ascolta.
Alcuni sono bruttissimi, e più sono brutti, più sono esigenti. Vogliono Monica Bellucci. Come se una Monica Bellucci potesse perdere tempo con loro, e per giunta dietro uno schermo. Non siete nemmeno meravigliosamente brutti come Vincent Cassell, rassegnatevi.
Ho raccolto tante testimonianze:
Tesoro (per non fare confusione sui nomi, chiamano tutte tesoro), scommetto che indossi reggicalze, perizoma e bellissimi tacchi alti.
Certo, di solito in casa una donna si agghinda come una escort d’alto bordo e passa lo strofinaccio a terra.
Svegliatevi, grulli! Dall’altra parte dello schermo c’è una donna che mentre voi dite minchiate si passa lo smalto sulle unghie, si gratta una coscia, passa lo straccetto sulla scrivania e risponde alla suocera al telefono. Però vi legge. Vi legge perché è annoiata e spera in una botta di vita che raramente arriverà sotto forma epistolare con illustri sconosciuti in cerca di facili avventure.
Siete un copia e incolla vivente. Dite a tutte la stessa cosa. Tra amiche ci si scambiano informazioni, non lo sapevate? Siete schedati!
Purtroppo nel mucchio qualcosa beccate sempre. Essì, esistono pure le donne che come voi sono a caccia. Bulimiche di sesso, conferme e disperazione. Vi riflettete e alimentate nello stesso specchio. In questo fast food di mordi e fuggi trovate alibi e bilanciamento, tirando a campare.
C’è sempre una sottile vena di volgarità, nei casi migliori. Quella cosa che a me personalmente fa venire un nodo alla gola. Quella sottile linea rossa in bilico su di un burrone, che fa tanto tristezza.
Questo vostro rincorrere briciole come Pollicino non porterà mai a nessuna casetta nel bosco. Creerà solo dipendenza e vuoto, che si sommerà ad altro vuoto. Non è sempre vero che si trova ciò che si cerca, perché si è imbastardito tutto.
E finisce che se tu vai per tartufi, raccogli cicoria, e nemmeno di quella buona.