Mangiar bene costa caro?
Mangiare bene costa caro?
Se lo sono chiesti nella redazione di Télérama, rivista francese, che ha di recente pubblicato un articolo in cui reclama che al giorno d’oggi chi vuole mangiare bene deve poterselo permettere. Perché il bio costa caro, perché la qualità ha il suo prezzo, perché l’hamburger da MacDonald costa, sì, un euro ma non sai cosa c’è dentro.
Ai francesi la cosa ha dato fastidio e, fanatici del bio e della cucina salutare, che sfocia a volte in una mania d’esotismo e in uno spirito forzatamente alternativo, si sono sbizzarriti postando su internet le loro diete salutari sotto i 25 euro settimanali. Fanno una spesa, scrivono i prezzi degli alimenti comprati, si lodano per la buona commistione fra proteine animali e non, carboidrati, fibre, per la varietà degli alimenti e per il loro buon sapore, per la rintracciabilità e la salubrità, e fanno marameo a Télérama, il cui articolo è stato da essi accolto come sfida.
Ho pensato che sarebbe curioso vedere in Italia come ce la caviamo, a livello di qualità, prezzi, quantità. Magari lo farò io, ma chi avesse voglia di darmi un altro parere può mandarmi la sua settimana under 25€ contattando la Redazione ed indicando come oggetto “Settimana under 25€” o, più direttamente, scrivendomi qui.
Riusciamo a gioire del cibo anche non spendendoci cifre esorbitanti? Riusciamo ancora a farne un momento conviviale ma anche salutare senza svuotare il portafoglio? Come ci rapportiamo ai vari ristoranti bio, al cibo-spazzatura, all’italianità e allo Slow Food, a Eataly e ai cibi del resto del mondo?
Uscite con 25 euro in tasca e raccontateci la vostra esperienza, scontrino alla mano.
Ecco i link ai menù dei cugini francesi:
http://ariane.blogspirit.com/archive/2014/04/04/bilan-du-defi-25euros-3000682.html