Masseria San Domenico, la bellezza incontra la perfezione
Lungocosta dell’Adriatico Salentino, direzione Fasano, alta provincia di Brindisi. Stiamo percorrendo l’antica via Traiana fin quasi dove il Salento cede il passo alla Murgia e alla Terra di Bari. Le brulle distese di ulivi fanno spazio lungo il cammino a una vegetazione più florida, e il vento della sera si riempie di nuovi odori.
La penombra ci sorprende a pochi chilometri dall’antica Egnazia, primario centro di smistamento romano dei prodotti dell’entroterra verso i porti dell’Oriente, cantata da Orazio e resa celebre dalle ceramiche dal fondo nero lucente, che descrivono le feste dionisiache della tarda età imperiale.
Perduta nell’ombra scorgiamo la Masseria San Domenico, nostra meta, e percorriamo lentamente i lunghi sentieri che vi conducono, attoniti per la magnificenza dell’edificio principale che si staglia contro la Luna brindando al suo candore, circondato da ulivi secolari.
Un brindisi mesto e nostalgico, che pare indugiare melanconico al ricordo dei tempi andati che videro – e par di vederli ancora! – i Cavalieri di Malta aguzzare gli sguardi oltre le caditoie della Torre per scorgere in tempo l’avanzare degl’Infedeli.
L’accoglienza, degna del fregio che proviene dall’appartenenza all’esclusivo consorzio dei Leading Hotels of the World, prosegue a cena, dove un Primitivo di Manduria dei vitigni massari, dalla spiccatissima personalità, accompagnerà pietanze che la migliore cucina locale potrebbe ben prendere a riferimento, non tanto e non solo per l’impatto del gusto, ma soprattutto per l’armonia dell’interpretazione.
La camera riservata celebra l’ospitalità italiana, di un lusso elegante e netto, concreto, che sa accudire l’ospite senza esitazione
Stupefacente la cura dei dettagli, sorprendente la sensazione di assoluto riguardo per il buon soggiorno di chi la camera ospita.
Il silenzio domina il risveglio, la penombra lo rende morbido. Il sole con timidi sguardi proietta lunghe ombre affacciandosi lungo i cortili alberati, maestosi nelle dimensioni, agorafobici persino se non incutessero con prepotenza una grande sensazione di serenità.
Dopo aver goduto d’una colazione mediterranea in linea col riguardo che si riserva all’ospite più gradito, scopriremo la Masseria, inforcando le comode biciclette messe a disposizione dei clienti.
Padrona di casa incontrastata è una enorme quanto incantevole piscina di acqua salmastra filtrata incastonata nelle rocce naturali, cui fa da contraltare una seconda piscina dalla vocazione più intima e riservata, specchio lacustre immerso tra gli ulivi ad assicurare maggior discrezione.
Il resort è uno dei migliori centri italiani di Thalassoterapia, che realizza appieno i principi talora dimenticati della salus per aquam romana, attingendo a fonti che nel sottosuolo giacciono remote, ad oltre quattrocento metri sotto il livello del mare, depurando e filtrando le acque affinché provvedano ai loro fruitori, finalmente sorgive, la pienezza delle loro qualità terapeutiche.
Chi si voglia invece cimentare nel gioco del golf, o ne sia un veterano, sarà sorpreso dallo stupore di poter giocare su un curatissimo campo a 18 buche, tra i migliori in Italia, godendo da ognuna di queste della vista del mare, mentre la vaghezza d’un minor dinamismo potrà essere soddisfatta nell’adiacente complesso del San Domenico a mare, che offre agli ospiti del resort una discretissima spiaggia privata, dove potersi immergere, tra un tuffo e l’altro nello splendido Adriatico, nelle letture preferite, oltre alla possibilità di autonomi soggiorni in una delle quattro esclusivissime camere “pied dans l’eau”, dalle quali ascoltare senza sosta il canto del mare.
Un luogo che ristora i propri ospiti nel corpo e nello spirito, con grande personalità, come pochi altri sanno fare; un’esperienza di senso compiuto, priva di sbavature, ove sul sogno prevale di desiderio ch’esso si ripeta, dove l’indugiare nel lusso degli ambienti s’avverte come naturale, complice la serenità dei luoghi, che inesorabili impongono alla mente e a sensi l’idea di trovarsi, davvero e finalmente, nel posto ideale per coniugare il ristoro del corpo con quello dell’anima.
(P.S.: in Salento siamo stati anche altrove. Vai qui per leggere l’articolo principale).