Se torno a nascere
Come da descrizione facciunsaltesca mi ritrovo perfettamente nella definizione napoletana “ammischiafrancesca”. Diploma al liceo classico, laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, passato da semifarmacista e ora mi ritrovo a fare uno dei lavori più fichi del mondo: la blog e community manager. Però cosa volete da me… se torno a nascere un po’ di anni di studio li risparmierei, perché a mio parare, ci sono alcuni mestieri, che meritano di essere provati almeno una volta nella vita.
1. Il granitaro
2. Il giorgiomastrota
3. La cavia per materassi e cucini di Ikea
4. Il gonfiatore di Crystal Ball
Sono in campeggio da un po’ di giorni, abbastanza direi, e metà del mio patrimonio l’ho speso in granite. Fisso, puntuale come un orologio svizzero, passa lui, Salvatore il granitaro. Nessuna reminiscenza dei miei svariati esami di microbiologia all’università, possono distogliermi dalla voglia di granita. Salvatore usa il metodo della grattachecca. Gratta, gratta, gratta il pezzo di ghiaccio e riempie il bicchiere. Poi ci versa il gusto richiesto. Più di venti ne ha. Mica pizza e fichi. Comunque da un mio rapido calcolo, guadagnerà tra i quattrocento e i seicento euro al giorno. Esentasse ovviamente. Lunga vita a lui e alla sua granita.
Un’altra cosa che mi affascina sono le televendite. Non posso farci nulla. Sono totalmente ipnotizzata. L’altra sera ho guardato per quarantacinque minuti di fila, la promozione di un attrezzo per tagliare le verdure. Ovviamente le “caccavelle” varie sono le cose che mi piacciono di più. Potrei stare a guardare ore ed ore e ancora ore, l’ultima serie super tagliente di coltelli o lo sminuzzatore che in soli tre o al massimo cinque secondi ti prepara una cena con i fiocchi. Il fatto è che le trovo proprio interessanti, soprattutto quelle americane. Mangiano certe porcate incredibili. Formaggi misti a peperoni, squagliati amabilmente nei microonde. Però vuoi mettere che bontà!
Non c’è nulla da fare. Quando si cambia ambiente è difficile prender sonno su un nuovo materasso. Mi sveglio con i crampi alla schiena, mi formicolano i piedi. O è moscio, o è troppo duro, se non è troppo duro si sentono le molle nelle costole, oppure ci sono gli acari che mi fanno venire il raffreddore. Ecco io sarei perfetta per testare eventuali imbottiture e rivestimenti. Ti metti supina, a pancia sotto, in posizione fetale, et voilà, ti sei guadagnatola pagnotta!
Ho sempre sognato di andare a Londra. Finalmente, qualche mese fa il mio desiderio si è avverato. Si è confermata una città pazzesca. Multietnica, multiforme. Un camaleonte. Mi sentivo come una bimba al luna park. Ma le mie caramelle e le mie giostre erano i negozietti vintage, i mercatini e i ristoranti poliedrici. Ma se vuoi davvero ritornare bambino c’è Hamleys. Ed è proprio lì che ho avuto la folgorazione. Praticamente in questo negozio a cinque piani che vende esclusivamente giocattoli, tutto il giorno, tutti i giorni, c’è un addetto specializzato solo e soltanto nel gonfiaggio del Crystal ball. Una svolta di vita. Forse la sera, avrà la faccia e il collo come una bavosa..ma vabbè, vuoi mettere?
Ma, come dicevo faccio un lavoro fichissimo. Lavoro nel campo del food. E siccome devo mantenere alto il nome del food in generale, questo che vi mostro è una mia creazione…da fare quando si è indicisi tra dolce e salato:
Croissant ripieno di scamorza funghi e speck.
Andate dal vostro fornaio di fiducia e prendete dei bei croissant. Trifolate con aglio e olio e una punta di peperoncino, degli champignon, al massimo, se vi piace aggiungete direttamente in padella qualche pomodorino pachino. Quando i funghi sono cotti, aprite il croissant e piastratelo velocemente, su di un’altra padella rovente adagiate la fetta di scamorza e lo speck. Se vi sembra ancora troppo poco, aggiungete insalata mista e ruchetta.
Quando tutto è ben caldo, farcite a strati il croissant.
Chiudete gli occhi…e attenti all’ustione!