Sette domande per sette #selfie addicted
1- Qualcuno ha mai vinto a “Scissors, paper or stone?” Noto con frequenza sempre maggiore una riesumazione dell’antico gioco delle forbici, carta o pietra. Ricordate? Si calava la mano contemporaneamente scegliendo tra forbici (indice e medio distesi), carta (mano aperta) o pietra (pugno chiuso). Fu allora che imparai il significato della parola feeling: “forbice e carta” era l’ultima spiaggia, significava non avere nessun punto di convergenza. Quattro mani di gioco e ognuno da mamma sua. Invece voi non solo mi sdoganate il gioco, ma me lo proponete in ogni occasione. Ogni momento è buono per una giocata: ho appena finito di studiare per l’esame di aramaico comparato, ho due occhiaie che si direbbe abbia fatto a pugni con il coinquilino, ma la butto lì, forbice! Sto per andare al ricevimento della Triplice alleanza, ci sarà anche Giuseppe Meazza, uh che emozione, non sto nei tacchi rossi comprati oggi e abbinati a borsetta in pelle di cinciallegra ih ih, forbice! Ciao, sto andando al lavoro, è lunedì e mi sono pure rasato male, con la mia girl-friend le cose non vanno e l’Inter fa pena pure quest’anno. Vabbè, forbice! Però, dico io, e vi assicuro che mi accorgo di questo particolare mentre scrivo, sempre forbice giocate? Così pareggerete sempre. Mi sorge un dubbio. Non avrete mica paura che facendo carta o sasso veniate fraintesi e politicamente etichettati?
“è incredibile quanto le donne amino la tua birra”.
2- Perché leccate il vetro? Dovete sapere che il mastro birraio di un famoso birrificio olandese è sull’orlo della depressione. Qualche tempo fa gli consigliarono di iscriversi a Instagram. “Devi assolutamente dare un’occhiata” gli dissero “è incredibile quanto le donne amino la tua birra”. Ma una volta entrato nel mondo dei social, il mastro si è accorto che le donne non amavano la sua bevanda, bensì la bottiglia, l’involucro che contiene la birra. Ragazzine, donne e talvolta qualche uomo a due a due distendono lingue da cavallo che appoggiano sul collo della bottiglia. Mai nessuno intento a bere. Il Dottore presso cui è in cura, uno psicanalista svizzero, gli ha parlato di rituali di corteggiamento e simulazioni di rapporti orali. Il mastro birraio non se ne fa una ragione. Aiutatelo.
3- Ma poi lo leggi davvero? Devi sapere che il libro che hai in mano non è un granché. Leggo in didascalia che l’hai appena comprato e sei veramente orgogliosa di posare insieme alla copertina di questo fantastico libro di cui tutti parlano e già stasera divorerai pagine di gustosissime cinghiate nel sedere e persone utilizzate a mo’ di water. Non mi piace il genere letterario che hai intrapreso, è fuorviante per la tua formazione letteraria. Già, bei tempi quando leggevi di innocenti amori sbalzati qualche metro al di sopra della volta celeste. Dimenticavo, belle le unghie con fantasia di sole, mare, vento e aquiloni. Perfette sullo sfondo grigio della copertina.
4- Non era meglio la fontana di Trevi che l’Hotel Mario due stelle? Eravate così carini nei primi selfie. Il cascinale in Val d’Elsa smezzato dalla faccia di lui, la Tour Eiffel che spunta dal ciuffo di lei, i faraglioni di Capri racchiusi dalle vostre dita unite a cuoricino. Dolci. Poi vedo che siete andati a Roma. A dire il vero che sia Roma lo intendo dal fatto che avete chiamato l’album “Roma mon amour”, perché io di Roma non ho visto nulla. Mi aspettavo una rivisitazione della Fontana di Trevi con i vostri volti a coprire Oceano e Trivia e invece mi ritrovo delle squallide foto scattate in un hotel zona EUR. Lenzuola lascive, sorrisetti smozzicati, occhiatine post coito. Fatemi capire, se nascerà un figlio #aftersex lo chiamerete Romolo?
5- Perché non provi il filtro “Lux”? I tuoi progressi in palestra sono incredibili. Le immagini che giornalmente posti in bacheca mostrano una massa muscolare in costante espansione, i deltoidi si definiscono, i trapezi esplodono, la massa grassa soccombe. Non è vanità la tua, l’umanità ha veramente bisogno di osservare come l’esercizio plasmi il corpo umano fino a risultati eclatanti. Un solo appunto: l’effetto che usi su Instagram non ti permette di sfruttare al massimo le potenzialità delle tue immagini. Ti consiglio un “Lux”. Fidati, vedrai che il contrasto pettorale addome e i chiaroscuri dei bicipiti risalteranno a tal punto che anche i più scettici dovranno ricredersi sul valore artistico delle tue fotografie.
6- Quando vai dal dottore? Sono molto preoccupato. Ho fatto alcune ricerche su internet e da quanto ho scoperto non c’è da prendere la situazione sotto gamba. Si parla di una terribile malattia emorragica che sta mettendo in ginocchio gli allevamenti di pecore sardi e rischia di fare altrettanto nel resto d’Italia. Non ci sono casi conosciuti nell’essere umano, ma se fossi in te mi consulterei comunque con uno specialista. Magari è solo un problema di alimentazione. Si taglia un po’ i latticini e la lingua blu scompare.
7- Sicura che le uova al tegamino necessitino di tante spezie? Mi riferisco al selfie che hai postato venerdì scorso, ricordi? Ammetto di non essere un grande cuoco, ma tutta questa erba cipollina a me pare un po’ eccessiva. Ora che guardo meglio mi sorgono altri dubbi. O mio Dio, solo ora mi accorgo di come queste povere uova siano strizzate in un lembo rosso sistemato a coprire i tuorli. Ma che significa? Ci dev’essere un errore. Infatti è così, ora ho capito e mi scuso per il malinteso. Per caso ho premuto la freccia destra sulla tastiera e si è aperto il selfie di sabato sera. Bello il vestitino rosso. Che dire, davvero un seno esplosivo. Attenta però, dalla balconata spunta un tuorlo.