I tempi di cottura delle rotelline alla cannella
Oggi meriterei di essere protagonista di una puntata di GialloZafferano o de Il Boss delle torte.
Quindi oggi non guardo la TV ma mi osservo dal fuori, un po’ alla Peter Handke con il suo titolo impossibile di “io dal di fuori o dal di dentro” (boh, qualcosa del genere almeno).
Le rotelline alla cannella. Semplice: farina, lievito, zucchero poco, margarina.
La lievitazione. Oggi l’impasto delle mie rotelline si è triplicato: vi spiego come ottenere questo risultato.
Ho coperto con uno strofinaccio e messo il recipiente al sole. Subito dopo mi ha telefonato una delle mie amiche. Disperatissima. Lasciata dal fidanzato, lei meridionale, lui della riviera adriatica. Lei pronta per partire -biglietto comprato-, lui interessato a corteggiare una “sciacqualattughe”; rottura di balle lei ha lasciato a casa di lui tutti i suoi vestiti migliori. Lei andrebbe a prenderseli, che tanto il biglietto ce l’ha, lui non la ospiterebbe, vai in albergo.
E allora lacrime.
Ma no, dai, non ne vale la pena, chegliepossino, bastardo, sì, che tutte le volte che proverà a baciare questa “sciacqualattugh” gli possa spuntare il mio viso.
Giusto.
Che poi manco era bravo a scopare, ‘na schiappa.
Sì vabbè, e allora perchè piangere?
Perchè io non volevo fare sesso con lui, avevo chiuso, e invece mi ha convinto a riaprire la bottega… merce scarsa ma quanto meno mi stavo riavviando.
Ottimo. Trovarne un altro?
Ma io lo amo!
Senti, a me, a dirtela tutta, quando me lo hai fatto conoscere non mi piacque per nulla.
Perchè?
Mah, mi sembrò fascistone.
Non solo, fascistone, xenofobo, lui scannerebbe tutti.
E ti piace?
Ma era gentile, mi comprava gli spaghetti di kamut.
Un attimo che ho l’impasto a lievitare in giardino.
Cinque minuti: stendo l’impasto, spalmo la crema di margarina, zucchero di canna, cannella, faccio il rotolone, lo strozzo per ottenere le girelline, poggio le teglie sul materassino della piscinetta che lì batte il sole.
Ritorno al telefono.
Dicevamo?
Non doveva farlo, come donna mi sento umiliata.
Secondo me c’hai guadagnato vita, salute, quoziente intellettivo… dico, un fascista..
…
E ancora chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere – le rotelline si sono raddoppiate.
Ciao ci sentiamo, domani vieni a casa mia.
Ma non ho i capelli tinti, sono sciatta.
Non ti preoccupare.
Metto le roteline in forno, e adesso per avere il tempo esatto di cottura che faccio?
Telefono a mia cugina, da poco si è lasciata con il marito, qualcosa da dirmi l’avrà. Non c’è. Provo a chiamare Lisa, lei viene lasciata ogni due giorni. Nessuno, sarà in giornata sì. Eccabbasi, mi passa mezz’ora a fare numeri. Poso la cornetta, mi telefona la vicina: ti chiamo perché ho visto una cosa strana che galleggiava…
Poco importa, ormai ho sfornato.