Bambini infastiditi di fronte ai baci gay?
Europarlamentare nostrano di cui c’è da andare tutt’altro che fieri, Buonanno torna a far parlare di sé.
Stavolta il pretesto sono i baci all’aria aperta fra persone dello stesso sesso, che lo hanno infastidito e che vorrebbe multare fino a 500 euro per “una questione di rispetto” e per tutelare i bambini.
Ora, si potrebbe buttare la cosa a ridere e non dedicare un articolo intero per rispondere ad una sentenza del genere, soprattutto ora che la presa in considerazione della tematica dei diritti sembra sfociare nel surreale, tanto se ne parla e tanto si è allargato il fronte da cui proviene l’esortazione al progresso in tal senso. Tuttavia, Buonanno le sue assurdità non se le è tenute dentro, non vedo quindi perché tenersi dentro le risposte che ne conseguono. Non indirizzandomi a lui, non mirando ad un suo ripensamento, beninteso -i cambi di opinione troppo repentini mi disorientano e già se ne stanno vedendo troppi negli ultimi giorni, in materia-, quanto a chi, magari non avvezzo all’uso di internet, tendenzialmente chiuso al mondo più per inerzia e passività che per reale avversione, rimane scettico sulla questione.
Perché Buonanno si appella ai bambini, e a me chi si appella ai bambini facendosi presunto portavoce del loro gusto o delle loro preferenze dà fastidio. Perché chi non sa che posizione prendere di fronte a quanto detto da Buonanno, tutti quelli che “non ho niente contro i gay però”, tutte queste persone saranno di certo mosse a compassione di fronte all’evocazione che Buonanno fa di questi pargoli a cui, solo e soltanto secondo il suo sommo parere, non piace vedere due persone omosessuali che si baciano.
“Proprio a Borgosesia ho visto due gay baciarsi: a me non è piaciuto, e penso anche ai bambini”, ha detto l’europarlamentare. E io voglio dirgli che i bambini si tengono per mano anche se sono dello stesso sesso fino a che non arriva qualcuno a separare quelle due mani perché poi la gente pensa male.
I bambini si vergognano quando vedono due persone eterosessuali baciarsi perché a loro pare di stare spiando un mondo che ancora non gli appartiene ma che prima o poi toccherà affrontare. I bambini al massimo se sono in là con gli anni ed hanno già imparato i limiti che la società impone, si sorprenderanno nel vedere due ragazze baciarsi: lo faranno notare ai genitori, che sorrideranno imbarazzati pensando che prima o poi si dovrà affrontare una seconda tematica con i propri figli.
Non credo di inventare quando dico che i bambini non percepiscono se non le differenze che riscontrano nella società, e che la società stessa costruisce arbitrariamente. Ricordo di una bimba che, passando intere giornate con la nonna ed avendo un papà viaggiatore, disse “io ho due mamme… La mamma e la nonna”.
Sono esempi stupidi, esempi sentimentali alla Buonanno, esempi che cercano consenso? No: sono sentimenti veri, non ho inventato nessuno degli esempi citati. Non invento i bambini che sorridono a due ragazze per mano, non invento invece gli adulti che si chiedono se stanno su Candid Camera -dove vivono?- . Non invento la presenza, allo stesso modo, di persone omosessuali infastidite dai baci in strada delle stesse persone omosessuali, così come di quelle eterosessuali. Non invento niente, ognuno ha i suoi fastidi, ad ognuno piacciono o non piacciono un’infinità di cose, ma il ruolo pubblico è un’altra cosa, la politica è altro, o almeno dovrebbe.
Per concludere, e per allontanarmi dai miei esempi smielati, concludo con i risultati di una ricerca condotta a Melbourne che riporto citando La Repubblica: “i figli di famiglie omogenitoriali sarebbero, secondo i calcoli scientifici dell’Università, del sei per cento più in salute di quelli con una mamma e un papà. Non solo: essi mostrerebbero una maggiore propensione alla coesione familiare”. Questi sono dati di fatto, questa è la prova che la divisione dei ruoli crea imbarazzi assolutamente evitabili non soltanto allargando il concetto di famiglia ma anche allontanandosi dalla spartizione di ruoli fissa delle coppie eterosessuali all’antica.
Un papà che cucina e una mamma che ripara la macchina, un papà che si prende cura del figlio mentre mamma lavora, una bambina che riceve per regalo di Natale i Lego: tutto questo non contribuisce forse ad un maggiore senso di libertà, a vedere aumentate le potenzialità nascoste nel futuro, a non percepire paletti, a sentire che ci si muove in un mare di possibilità in completa serenità? Quindi insomma che Buonanno, paladino della giustizia e dell’infanzia, non si preoccupi: the kids are alright.