Ognuno sta solo sul cuor della terra
…e poi, quando percepisco in modo schiacciante la solitudine, penso: “Roberto! Roberto potrà accogliermi! Potrà capirmi o forse no, ma potrà senz’altro accogliermi“.
E mi ritrovo con la penna in mano e il tuo indirizzo già messo a fuoco da una memoria solida per le cose della salvezza. Ma io non temo in realtà di non essere capita, perché do il mio più intimo pensiero solo a chi sono certa non lo farà precipitare. Col resto del mondo sono anch’io resto del mondo, parlo la stessa lingua del mondo, capisco e mi faccio capire secondo i codici del mondo, come se fosse un lavoro.
e il cielo con le sue efelidi di luce
Il sentimento che mi governa trascende la statica condizione del fermo immagine, ma si libra sovrastando i limiti che i nostri corpi ci impongono. Amo molto oltre lo sguardo di chi incontro, compenetro quelle menti e gioco a nascondino con le loro sconosciute fantasie.
Se fossimo solo la nostra natura divina, se non fossimo anche istinto, forse non saremo meravigliosamente umani, belli, con il nostro insondato potenziale da indagare. Ma se lo fossimo, invece, potrei fondermi con le anime del mio stesso colore ed esser cullata da impalpabili ma solide braccia che non frenerebbero la tensione spaziale della lungimiranza dello spirito.
Ma siamo altro. Siamo anche altro. Mi ci confronto.
Grazie per gli occhiali che inforcherai per leggermi
Grazie Roberto di questo spazio solo nostro, in cui posso nuotare come in un’eterna estate.
Grazie per gli occhiali che inforcherai per leggermi.
Grazie per non soprassedere su nessuna frase e grazie di tornare indietro a rileggere quello che non sono stata in grado di spiegare in modo lucido.
Grazie per questo sorriso che mi stai facendo. Lo vedo. Ti vedo.
E con le mi grossolane mani, e con molto rispetto, ti accarezzo l’anima.