Mas Que Tango – Musica senza Confini
“A qualcuno piace caldo” dicevano, ed avevano ragione, a me il jazz piace davvero bollente. Ho sempre trovato questo genere intenso, avvolgente, caldo per l’appunto.
Ma cosa succede quando il calore del jazz s’unisce al fuoco della passione latina? Cosa accade quando le delicate note della musica francese incontrano le parole e le tonalità della cultura partenopea? E se tutto questo accadesse sullo stesso palco nella stessa notte? In fondo questi diversi stili hanno come unico filo conduttore la passione. Quella passione che ci trascina senza regole, quel momento che scuote le nostre vite, fatto di una violenta e persistente emozione, una continua sfida nata dall’ammirazione per qualcuno o qualcosa. Ammirazione che smuove gli animi e attiva l’immaginazione. Passione intensa per la musica, per il tango, per il jazz.
Quella passione che ha portato ieri sera sul palco uno spettacolo davvero unico: Mas Que Tango, un omaggio al maestro Astor Piazzolla, genio indiscusso di un genere che non è facile etichettare in un sol modo.
Tango Argentino, Jazz, musica classica, lì si son visti unirsi stili diversi, contrastanti, spesso ribelli. Si potrebbero trascorrere ore ad ascoltare la sua musica e questionare sui diversi generi che la compongono, ma quando la sento così forte, così intensa, mi affascina a tal punto da non riuscire a pensare ad altro, e se voglio dar un nome a quello che sto ascoltando l’unica cosa che mi viene da dire è : “questo è un Piazzolla”.
Ed è proprio nel seguir le tracce del genio creativo del maestro che ieri sera nella fantastica cornice dell’Orto Botanico di Napoli è andato in scena Mas Que Tango per la rassegna OrtoVolante.
Un viaggio tra la musica argentina e la francese, contaminate da testi e tonalità portoghesi e partenopee; un’alchimia di suoni che con estrema facilità è riuscita a toccare l’anima di tutti noi napoletani, facendola sentire vicina, nostra.
Nel cortile del Castello del Real Orto Botanico la suggestione è stata massima, il gioco di luci non faceva che aumentare l’intensità e l’emozione di quel viaggio intrapreso tra le varie culture. Non ci sono parole per spiegare quelle sensazioni così avvolgenti, sensazioni che solo la musica è capace di esprimere, accarezzandomi e facendomi mancare il fiato.
Un viaggio che comincia dalle Boulevard parigine, quell’ atmosfera che si respira tra le stradine di Montmartre, e unica guida è la fisarmonica di Alfredo Di Martino. Bastano pochi secondi, una lettura veloce alla scaletta, ed ecco che ci si ritrova a Buenos Aires, strade che s’impregnano di tango, città che batte sotto il rumore di volteggianti tacchi. Ma non solo questo, lo spettacolo ad ogni canzone diventa sempre più sorprendete, e Francesca Maresca e i suoi musicisti, riescono a reinventare brani anche della musica classica napoletana senza mai uscire fuori tema, senza mai allontanarsi dall’un unico filo conduttore: la bellezza del tango argentino rivisitata in chiave jazz.
Lo spettacolo termina con le malinconiche note di “Alfonsina y el mar”, canzone del maestro Piazzolla dedicata all’omonima poetessa che si suicidò gettandosi in mare. Come per Alfonsina, anche il nostro viaggio finisce lì, sulle sponde portoghesi, nell’oscurità di quell’oceano, tra le onde di un mare che ci culla e ci fa sognare.
Uno spettacolo intenso, profondo, dovuto non solo all’illuminata intuizione di mescolare questi stili, ma soprattutto alla bravura dei musicisti che hanno saputo creare suggestioni musicali attraverso l’originalità e la sperimentazione, nell’equilibrato intreccio di influenze diverse, riuscendo a valorizzare al meglio ogni nota di questo concerto che mi ha emozionata lasciandomi senza parole.
Anche se una parola l’abbiamo pronunciata a fine spettacolo, unica capace di racchiudere in tre lettere i sentimenti di tutti noi che eravamo lì ancora bramosi di quel sogno che, leggero com’è iniziato, stava per andare via; tutti noi che non volevamo smettere di vivere quelle emozioni uniche, tutti volevamo la stessa cosa: un ultimo Bis!
Sorrento Jazz e Piano Jazz… e dintorni
Francesca Maresca in
Mas Que Tango
OrtoVolante – Suoni del Mediterraneo
Real Orto Botanico Napoli
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