L’inquietante spaziatura di Mafia Bunker
In questo pezzo sto usando il doppio della spaziatura tra una parola e un’altra.
Non lo sto facendo perché ho dimenticato la regola dattilografica, io vi sto scrivendo un articolo ad alto tasso di inquietudine.
Inquietante è la parola che più di tutte impregna un bellissimo programma che potreste vedere in una replica di Crime Investigation, canale 118 di Sky. Inquietante viene ripetuto continuamente.
Ottimo canale, finalmente si parla di mafia con toni e timbri post-lucarellaliani. Anzi di più, post-investigazione da Le Iene.
Tutto quello che potrebbe essere comunicato in dieci minuti viene dilatato in uno stillicidio. Tra una goccia ed un’altra musiche ad elevata suggestione, cose tipo violoncello di Sergio Sollima in atmosfera U2.
La voce narrante così scandita è di John Dickie, uno storico britannico che si occupa di mafie con uno stile che ricorda le narrazioni di Alfonso Sabella in Un cacciatore di mafiosi.
Grandioso.
Anzi, inquietante.
Ottima la documentazione della scoperta dei bunker dove si nascondono esponenti delle ‘ndrine.
Tante perle di stupefacenza attraversano le maglie larghe di una lingua sensazionalistica, per esempio cose come:
“vivono sottoterra, strisciano dentro cunicoli, non vedono mai la luce del sole pur di comandare”.
E intanto (mi sono rotto di mettere la doppia spaziatura), sullo schermo immagini notturne sfocate, fari di auto che sembrano attraversare la nebbia, immagini in nero-verdastro da telecamera a raggi X, intercettazioni di aderenti alla ‘ndrangheta che si riunirono a Polsi nel giorno della processione della Madonna. E l’arresto di Ciccio Pesce il cui profilo viene scandito con tripla o quadrupla spaziatura:
presuntuoso
prepotente
egocentrico
sicuramente violento
affascinato dal calcio e dalle belle donne.
Mafia bunker, Crime Investigations, canale 118.
Sicuramente la narrazione è quella che è, le informazioni sono ottime, la musica insopportabile – come in Lucignolo, di qualche anno fa, potrebbe essere utile il titolo del pezzo in sovrimpressione – la voce narrante pure. E però questi sono argomenti in cui il significato assume un valore di gran lunga superiore rispetto al significante che –in teoria– dovrebbe migliorare l’efficacia della comunicazione.
Dopo Mafia Bunker lo spot di Parodontax, questo lo slogan: Per chi vede sangue quando si lava i denti.
Ottimo per John Dickie.