La prova costume e la dieta fallita
Dieci mesi a mangiare le meglio porcate e poi arriva lei: la prova costume. Depressione e jocca camminano a braccetto. Manca poco oramai ma il programma d’attacco sembra non voler proprio funzionare. Eppure bevo un bicchiere d’acqua calda con il limone di primo mattino, combatto con i conati di vomito che mi provoca, mangio carote crude negli attacchi di fame, due cucchiai di lenticchie direttamente dalla latta mi sembrano sufficienti a pranzo e il pollo la sera è cosa saggia. Ho comprato le tavolette di crusca, è roba per conigli. Allora ho speso ben quaranta euro per i fanghi, ma non so’ capace e dopo 20 minuti di spalmatura il mio bagno sembra fare il verso a una scena apocalittica.
Allora perchè? Perchè? Perchè? Faccio vita sedentaria, e allora?? Che posso farci? Qualche anno fa comprai un bel tapis roulant ma ora è rigorosamente chiuso e imbustato, nell’angolo remoto di qualche stanza della mia casa. Ma ditemi quando posso andarci su?
Prima ho fatto un test su ‘sta benedetta prova. Titolo: “e tu sei pronta per il mare“? Ho temuto il risultato finale più di quello della maturità classica
Ho temuto il risultato finale più di quello della maturità classica. Profilo B: ti impegni, ma puoi fare di più. Sei il tipo da asciugamano in vita. In effetti c’ha azzeccato. Anche se simile ad una madre anni ottanta mi farò due mesi e mezzo al mare in campeggio, e in poco meno di novanta giorni il mio sedere si immergerà più o meno un paio di volte nelle acque cristalline cilentane. E questo succederà solo nei giorni a cavallo di ferragosto perché il buontempone di turno mi solleverà, mettendo a rischio la sua schiena e una eventuale ernia, e mi butterà a mare con tutti i vestiti.
Sì, sarò vestita. Io sono un po’ freddolosa. Difficilmente andrò in giro scoperta. Sono di quelle che anche con quaranta gradi, la sera, il lenzuolino lo mettono addosso. Ho i piedini sempre un po’ freddi. Magari sarà mancanza di ferro. Eppure con tutte le lenticchie che mangio non dovrebbe essere così. Vorrà dire che a settembre farò le analisi del sangue. Magari faccio anche quelle del metabolismo che forse sarà proprio un suo scompenso la causa del mio non-dimagrimento.
Al Burger King non ci vado da troppo tempo, mi sento un po’ triste anche per questo. Il sedano non mi solleva il morale come gli anelli di cipolla fritti. Eppure sempre verdura è. Che stress, per una donna, questi primi giorni di Giugno.
Però o sei come me, o sei della categoria del “menefotto“. E secondo me è la tipologia di persone che vive meglio. Ho deciso, la signora in foto sarà il mio guru, il mio esempio di vita, la mia stella nel cielo buio, l’immagine alla quale aggrapparmi nei momenti di imbarazzo, la luce in fondo al tunnel.
Questi giorni che mi separano dalla sdraio sulla sabbia non mi porteranno tristezza e afflizione. No che non lo faranno. Perché io sono più forte di loro. Credo in me stessa e credo nella Nutella.
La Nutella ci salverà. Se poi la mettiamo a quintalate nelle crepes ancora meglio.
Ingredienti per le crepes alla Nutella:
3 uova medie, 80 g di zucchero, 300 ml di latte, 200 g di farina, 30 g di burro, nutella q.b ( e con q.b. ho detto tutto), zucchero a velo e nelle mie metto anche il cocco, non si sa mai.
Con una frusta montare le uova con lo zucchero, aggiungere il latte piano piano e poi la farina fino ad ottenere una pastella. Mettete in frigo per mezz’ora e poi ungete la padellina con il burro. Fate scaldare e versateci sopra un mestolo di impasto. Ogni tanto alzate i bordi e quando “scivola” potete voltarla e cuocerla dall’altra parte.
Quando cotte, mettere in un piatto e inondarle di Nutella e se siete a dieta come me un po’ di cocco, che sempre frutta è.