Legami: un racconto tellurico
Le storie telluriche, che dalla terra prendono gli umori sanguigni e distruggono le vite dei personaggi sottoponendoli a drammi senza ritorno: una famigliola fa una gita in un posto pericolosissimo – un fiume che scorre veloce -, le due bimbe litigano per una bambola, la bruna vuole quella di sua sorella bionda. La bruna attacca la bionda mentre sono sul ciglio del fiume, cadono in acqua, vengono travolte.
E’ uno stereotipo sin da Cruel sister, la murder ballad in cui la sorella bruna uccide la bionda e gli frega il fidanzato. Ancora una volta la morte per acqua. E però qui muore il babbo che prima salva la bionda e poi annega. Le brune durano di più: l’altra si salva da sola, risale per il pendio e viene incrociata da un’auto dove dentro c’è una donna che poco prima era al cimitero piangendo la morte della figlia di quattro anni.
Non è bellissimo?
Finalmente tanta cattiveria, tanti comportamenti politicamente e socialmente scorretti. Eppure veri. Quante madri hanno allevato figli rubati ad altre madri, sapendolo e non sapendolo (sino ad un certo punto, la verità la intuisci), pensiamo ai figli delle donne scomparse durante il regime di Videla.
Queste storie, dal colore così amaranto, purtroppo finiscono sempre bene. Il papà morto rimane morto, ma non è detto, magari poi ricomincia a respirare, e la figlia rubata si ricongiungerà alla sorella bionda. Forse.
Non lo voglio sapere, a me di questa storia piace l’incipit e quindi ho guardato solo quello.
Viveva una donna sulle coste del Mare del Nord
Aveva due due figlie, una brillante come il sole,
come il carbone l’altra.
Un cavaliere venuto in sella alla porta della signora,
aveva viaggiato molto per essere il loro corteggiatore.
Regalò alla bruna guanti e anelli,
ma lui amava l’altra sopra tutte le cose.
Oh sorella Vuoi venire con me – disse la bruna alla bionda –
per guardare le navi sul mare?
Prese la sorella per mano
E la condusse verso il Mare del Nord.
E mentre si trovavano sulla riva ventosa
La ragazza bruna gettò la sorella in mare.
Cruel sister è una gran bella canzone, la versione dei Pentangle ti torce le budella.
La soap Legami invece ha la sigla di Gigi D’Alessio (o almeno a me è sembrato lui).