Sua maestà la pastiera vs brownies al caramello salato
Casatiello, pastiera, fellata, ricotta salata, pizza chiena. Il mio cortile è in fermento. Da ogni finestra esce un profumo incredibile.
A Napoli le tradizioni culinarie sono incredibilmente radicate. Si parte,come al solito, con molto anticipo…
Il giovedì Santo non c’è famiglia che abbia una nonna vivente al suo interno che salti la famosa zuppa di cozze. Una roba e-sa-ge-ra-ta. Polpo bollito, cozze e maruzze (lumachine),
olio santo (piccantissimo) venduto rigorosamente nelle bottigliette del Crodino e freselle (biscottoni di pane secchi). La regola è che le freselle non devono rimanere dure ma nemmeno farsi “mosce”.
A Napoli ci vuole arte anche per “spugnare le freselle”. Le si irradia di brodo di polpo, bollente, che si “allunga” con l’acqua delle cozze fatte schiudere in una pentola. Il mare in bocca. Con una mano sotto al tavolo che fa le corna (per scongiurare il rischio epatite) e l’altra che si fa strada nel piatto si fa pace col mondo. Non c’è cibo afrodisiaco o novelle cousine che tenga.
La zuppa di cozze del giovedì santo è uno dei piatti più buoni creati mai dalla mente umana. Cracco, devi stare calmo, molto calmo.
Ma, ahimè, il giovedì finisce, sempre troppo presto, come lo scarto dei regali a Natale, e il triduo pasquale prosegue con la bomba a mano: il tortano, o casatiello che dir si voglia. Un mix di salumi, formaggio, uova sode e pepe avvolti in un guscio di impasto con una percentuale cosi alta di strutto o sugna che il colesterolo schizza alle stelle al primo morso.
E poi c’ è lei, la regina: sua maestà la pastiera. Profumata, umida, succosa. Più passa il tempo e più è buona, come il vino rosso. A me la pastiera non piace. Cioè la mangio per “devozione“, sia mai si dovesse offendere qualcuno! La assaggio per buon augurio… ma ho sempre la sensazione di mangiare un fascio di fiori. L’odore dei fiori d’arancio la fa da padrone e i pezzettini di frutta candita mi stanno antipatici. Mangio i pezzi di pasta frolla esterni, quelli sì che mi piacciono, lasciando il ripieno. Eresia, per qualcuno, ma… de gustibus.
Quindi, dopo essermi nutrita per due o tre ore di fila, il giorno di Pasqua, nel momento culminante in cui il parentume si fionda sul dolce, io mi faccio tristemente da parte. E penso che anche io vorrei un dolcino… così per concludere in bellezza. E da malata mentale quale sono, il mio pensiero vola e va dai brownies col caramello salato. Ecco, oggi niente pasta di zucchero. Glicemia sì, tanta, ma la vita è breve e questi bisogna provarli!
Vi insegno a farli.
Per i brownies:
Ingredienti
150g di cioccolato fondente
100 g di burro
100 g di farina
150g di zucchero a velo
20g di cacao amaro
2 uova
1 pizzico di sale
Preparazione
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente; quando sciolto, aggiungete il burro a pezzi. Amalgamate tutto per bene, quindi spegnete il fuoco e tenete il liquido in caldo nel bagnomaria (con il Bimby 80 gradi vel 1).
Setacciate in una ciotola farina, zucchero a velo e cacao. Aggiungete a filo le uova e sbattute con un pizzico di sale e mischiate tutto per bene, magari con una frusta a mano. Unite infine cioccolato e burro sciolti e continuate a mischiare con la frusta a mano fino a che non si sarà amalgamato tutto per bene.
Versate metà composto in un teglia quadrata da 22cm rivestita da carta da forno, fate uno strato di caramello salato, e coprite con l’altra metà dell’impasto. Con uno stuzzicadenti fate dei circoletti in modo da mischiare il caramello all’impasto; fatto ciò infornate in forno statico già caldo a 180° per 40 minuti circa.
Il brownie deve essere croccante fuori e morbido dentro. Una volta sfornato, fatelo raffreddare su una griglia. Una volta raffreddato potete finalmente tagliare la torta in un tanti piccoli quadrati, i brownies!
Questa è la base, per fare il caramello salato servono:
200 gr di zucchero
mezzo bicchiere d’acqua
un cucchiaino di sale
50 gr di burro
100 ml panna (avevo quella da cucina ed è venuto benissimo).
Mettete a scaldare lo zucchero con l’acqua, quando diventa ambrato togliete dal fuoco, e buttate dentro il burro (occhio che frigge), quando è amalgamato aggiungere il sale e dopo un po’ versate la panna.
Vi consiglio di lasciare un po’ di caramello da versare direttamente sui brownies prima di servirli.
Fatemi sapere!
Buona Pasqua…pastierofili e non.