Se il sole si rifiutasse di splendere…
Nuova puntata. Sigla:
A Mount Holyoke la pausa di Primavera giunge al termine e Lora ritorna sui libri di psicologia e sulle tele di pittura e disegno. Per un compito del corso di Drawing deve passare del tempo a disegnare elementi architettonici e, a quanto pare, le chiese e le strutture antiche hanno colonne e decorazioni che bene si adattano alle esercitazioni degli studenti di arte. Peccato che siano luoghi scuri, freddi, le ore sembrano non passare mai mentre si sta seduti con l’album sulle ginocchia e i carboncini in mano che ti colorano le dita di nero per diversi giorni a venire.
Nel silenzio dello svolgimento del compito e nella concentrazione che avvolge la situazione, la mente non può fare altro che cercare di rimanere vuota, mentre pensieri di qualsiasi tipo rimbalzano da una parte all’altra della scatola cranica, seguiti da questioni universali, domande cosmiche, dubbi, paure, sogni, speranze… tutto, tranne che il vuoto. O meglio, a mente riempita, si svuota il cuore. “Com’è possibile?” Si chiede Lora, mentre il tele-racconto ci rende partecipi dei suoi pensieri mentre disegna.
Sentiamo la voce della sua coscienza che bisbiglia, mentre crea un’eco fra le parenti della location scelta per i suoi schizzi. Com’è possibile sentirsi vuoti con tutta l’abbondanza che ci attornia? Eppure è così. La gita al Grand Canyon ha scosso desideri, sogni, ambizioni, allo stesso tempo di paure di non farcela, ansie e preoccupazioni. Cosa ci sto a fare qui? Perché non sono tornata a casa subito? Ma in fin dei conti è qui che vorrei essere? Magari in un luogo diverso, ma sempre in questa America così diversa da come ci viene dipinta dai telefilm e dal cinema? E sto forse perdendo tempo? Il tempo passa e Lora si sente invecchiare. L’idea della morte la ossessiona da molti anni, e ogni motivazione è buona per esorcizzare il pensiero costante. Ormai l’anno accademico negli Stati Uniti è arrivato al giro di boa: ancora un paio di mesi, anzi meno, e poi sarà tutto finito. A novembre, quando era il momento di decidere se intraprendere la strada del tirocinio in terra Yankee aveva optato per il NO. Aveva scelto altro, qualcosa che implica un sacrificio, ma anche un sentimento. Qualcosa che ti insegna a camminare, dopo essere caduti dieci, cento, mille volte. Ed è ora di tornare a casa, per cominciare a correre su gambe provate dalla solitudine, da cadute e sollevamenti riusciti solo grazie alla spinta di braccia che non mollano mai. Altri elementi sono stati aggiunti al bagaglio culturale e professionale di Lora. Forse ora, tornando a casa, qualche porta si aprirà.
Mentre la teleraccontocamera si sposta a destra e a sinistra, avanti ed indietro, inquadrando quelli che sembrano essere i punti di interesse dell’attenzione della studentessa, sentiamo i suoi pensieri in esterna, la voce flebile per paura che i suoi pensieri possano essere percepiti dai passanti. Un altro giorno è passato in Massachusetts. Un’altra tempesta emozionale ha inondato il campus, e un’altra neve imbiancherà le aree verdi di South Hadley, che non vede l’ora dell’arrivo della primavera.
L’episodio finisce, dedicando qualche foto ricordo con la sigla finale in sottofondo:
Ricordate il “Se il sole si rifiutasse di splendere“… che cantavano i Led Zeppelin?
I’ll talk to you later guys!
Fine episodio.