Scoppio-Raffa forever
Lo scoppio è sempre qualcosa d’improvviso, violento. BUM!!! Ti può scoppiare qualcosa tra le mani, una situazione, un applauso, un petardo. BUM!!! Dopo lo scoppio ti fischiano quasi sempre le orecchie. PSSSSS. C’è violenza, c’è fragore, c’è soprassalto. Non so a voi, ma a me scoppiano dei gran mal di testa. Sono veloci ad arrivare, e lenti, lentissimi, ad andare via. Spesso non vedo per un po’, e poi man mano il dolore si irradia dalla sopracciglia fin dietro la nuca. Una volta, da piccola, nel 1985, scoppiò a quattro o cinque chilometri di distanza da casa mia un deposito di carburanti dell’Agip. Il boato fu così enorme che i vetri della mia stanzetta vibrarono, e nonostante avessi sei anni, passai la notte a guardare il cielo fattosi rosso fuoco. Sempre, più o meno a quello età, ero terrorizzata dal fatto che qualcuno potesse far scoppiare una bomba nel mio palazzo. Era la mia più grande paura perché al tiggì non si parlava d’altro che di terrorismo e attentati.
Mi piacciono i fuochi d’artificio, ma odio i botti, quelli fatti di soli rumori. Non li concepisco! Tracchi, minerve, bombe di Maradona… – così li chiamano amorevolmente dalle mie parti – e che brutta figura si fa quando si capiscono le cose a scoppio ritardato! Tutti geni tranne te! Diventi un puntino piccino, tanto da far sembrare Calimero un’aquila reale. Poi, invece vi capita mai di scoppiare dalle risate? Quelle risate da adolescenti, durante le lezioni di storia e filosofia, oppure, per esempio, durante l’ora di educazione fisica, dove qualche compagno di classe ci casca davanti ai piedi in una corsa. Ci si sente mancare il respiro e viene un dolore, una fitta nel fianco… mentre si ride fino alle lacrime.
Lo scoppio di collera non l’ho mai provato. Sono in genere una spugna. Assorbo, assorbo, e poi un po’ mi devo strizzare, ma con calma, lentamente. Olga, una signora che ogni tanto mi aiuta in casa, è preoccupata. Lì dove ha lasciato i suoi figli e i sui nipoti sta per scoppiare una guerra. Ha la faccia tesa, e ogni tanto la vedo attaccata al telefono. Sapete che la distanza tra Trieste e i confini dell’Ucraina è inferiore alla distanza che c’è tra Trieste e Reggio Calabria? A me, questa cosa, ha sconvolto.
Tra un po’ scoppierà la primavera, dopo un inverno praticamente inesistente. Ma meglio così, perché sono freddolosa, e anche d’estate dormo coperta con un lenzuolo che non si sa mai… D’estate scoppiano quasi sempre dei grandi amori, grandi come il mare, che durano il tempo di un’estate. Ma questo è secondario…
E quando ti scoppia lo stomaco per aver mangiato troppo? Vi capita mai di sbottonarvi il jeans al ristorante e sentire quel piacevolissimo sollievo? Quando avevo circa sedici anni, ho fatto d’estate un pellegrinaggio. Eravamo migliaia e migliaia di ragazzi, e andavamo tutti dal Papa. Dovevamo ovviamente far tutti pipì. Beh, sul cammino – diciasette chilometri di andata e altrettanti di ritorno – così come nella vallata di Loreto, che ci avrebbe ospitato per la notte, erano stati installati dei bagni pubblici, ovviamente senza gli scarichi… Mi sono resa conto della situazione alle cinque del pomeriggio, e vi giuro che la mia vescica stava scoppiando alla vista del wc dell’hotel direttamente la sera dopo.
Ho adorato “L’amore ai tempi del colera“, nonostante il racconto, magari troppo pedissequo, dello scoppio dell’epidemia.
Mi piace da morire la Carrà quando canta scoppiami scoppiami sco/ scoppiami scoppiami mi scoppia il cuor. Per me, la Carrà è nella top ten dei miti viventi. Se tornassi a nascere vorrei essere come lei, forse solo per il fatto che alla sua età riesce ancora ad incurvarsi con la schiena, perché so che se lo faccio io, mi servirà poi il Voltaren in dosi da cavallo.
A volte, anche le torte scoppiano. Ora vi faccio vedere come si fa l’explosion effect:
Fate un dischetto di circa cinque centimetri di diametro ed incidetelo con un coltellino, dopo di che, con un colore a contrasto, fate una sagoma dai tratti arrotondati. Preparate una torta rivestita dello stesso colore del dischetto.
Applicate il dischetto sulla sagoma che avete preparato, e incidete anche la sagoma seguendo gli stessi tratti. Sulla torta mettete un fazzolettino di carta appallottolato, e girate la sagoma a faccia in giù adagiandola sulla torta. Separate con cura gli angoli che si sono venuti a creare.
Al centro della vostra esplosione mettete ciò che più vi piace…L’effetto è garantito !
Nel mio caso ho fatto spuntare Minnie che fa sempre la sua bella figura 😉
Ora che avete fatto la torta, fatevi anche un balletto. Con la mitica Raffa ovviamente:
http://www.youtube.com/watch?v=qZ8_0iSVdYY