In Cile, addio caldo
In Bolivia, diciamoci la verità, ce ne sono capitate di tutti i colori; siamo partiti male in Cile, Ramon in ospedale a Calama col dengue e una lunga convalescenza…come vi avevamo accennato la città di Calama non offre praticamente niente al turista, e mentre Ramon era in ospedale io cercavo invano di scoprire dove fosse il centro città o almeno una piazza principale, ma niente, mi limiterò a dirvi che visitando il centro commerciale vicino la clinica, sono riuscito a trovare un’alternativa al cibo che ci veniva servito nella “nostra” stanza.
Dopo tre giorni lasciamo Calama per volare fino a Santiago del Cile, i paesaggi lungo il tragitto erano bellissimi, desertici, dune e ogni tanto un po’ di oceano. Finalmente i TwoBoysOneTrip arrivano a Santiago del Cile, e notano che i prezzi sono molto diversi dai paesi precedentemente visitati: il nostro budget era in pericolo!
Forse qui è avvenuta la prima grande litigata: per la prima volta non prenotiamo in un ostello, pensavamo che Santiago fosse LA destinazione per i backpackers, invece no, zero ostelli in centro… quattro ore camminando, tra ostelli cari e poco puliti, e decidiamo di alloggiare al tipico Hi Hostel alla modica cifra di €12,50 a persona per un dormitorio da sei (caro, ma c’era inclusa una misera colazione). Inoltre questo ostello era abbastanza lontano dal centro storico, quindi il primo giorno lo passiamo quasi completamente riposando, Ramon continuava ad avere febbre alta, e quindi abbiamo deciso di fermarci tre giorni a Santiago in modo da visitarla tranquillamente (di conseguenza abbiamo cancellato la tappa a Valparaiso).
Ramon stava meglio, abbiamo messo lo zaino in spalla e via, con la visita turistica lungo le grandi strade di Santiago.
Dobbiamo ammetterlo, finora è la città più vivibile visitata, è grande, sicura, bella e ci ricorda molto Madrid… pure nei prezzi. Passiamo una bellissima giornata lungo la collinetta della città che offre un magnifico panorama, e nel quartiere bohemien riesco a farmi pure uno Spritz…a “soli” cinque euro…
Decidiamo, data la sicurezza, di passeggiare anche durante la notte; la città è incredibile, sembra di essere in Europa! Torniamo in ostello prima del previsto: non siamo ancora pronti per le nostre solite maratone per la città, infatti Ramon si sente nuovamente male. Il giorno dopo lo dedichiamo al relax. L’ostello è molto carino e ha ampi spazi nella zona del salone, e ci permette quindi di vedere la tv, collegarci a internet e parlare dei futuri viaggi.
Questi tre giorni a Santiago sono passati molto velocemente e senza colpi di scena ma forse ne avevamo pure bisogno dopo le disavventure in Bolivia e il dengue, e un po’ di tranquillità ce la meritavamo.
Discutiamo riguardo la nostra scelta di viaggiare in Cile in aereo: era stata una buona idea? Il Cile è lungo piú della metá dell’America Latina, in bus quanto ci avremmo messo? Avevamo in mente di vedere solo poche zone del Cile, in bus cosa ci avremmo guadagnato?
Forse stiamo viaggiando troppo velocemente, i voli ci stanno ostacolando la libertà di viaggiare, abbiamo delle date da rispettare e dei luoghi da visitare, ma non c’è il tempo per farlo. Tutta la notte la dedichiamo a questo tema; sarebbe stato meglio procedere più tranquillamente? Due mesi di viaggio in Centro America e ora restano solo due mesi per il Sud America… in cosa abbiamo sbagliato? Probabilmente sarà stata colpa dell’adrenalina iniziale e dell’emozione di intraprendere il viaggio.
Nessun rimorso, domani mattina si parte per Puerto Montt! Che ci sará da vedere? La nostra Lonley Planet del 2007 ci dará le indicazioni giuste? Lo saprete venerdí prossimo!