Fragole buone buone
Quand’ero adolescente ero in fissa con Luca Carboni. Lo ascoltavo notte e giorno. Facevo il classico e andavo in giro con la Kefia e un giubbotto largo. Avevo anche un paio di Rey-ban terrificanti. Non ero fica, un tantinello sovrappeso, ma ero sicura di me stessa, simpatica e facevo un sacco di feste in casa. Non c’era Facebook, ma vivevo tranquillamente, benissimo lo stesso. Oggi sono mamma, abbastanza fica, ma ho una paura incredibile di ciò che mi aspetta. Comunque, dicevo, adoravo Luca Carboni. Era una ossessione. Giravo con sto coso, sì un walk-man, sempre alla cinta e una cassetta da novanta minuti, fatta da me, il “Best of” di Carboni. E fragole buone buone mi piaceva da morire. Mi ricordo un’estate, in campeggio, a sedici anni, mi chiamavano “carboncina” sia per l’abbronzatura che tre mesi di mare mi aveva concesso, che per sta fissa. Tant’è che in fragole buone buone è nascosta una storia terrificante, ma questo l’ho scoperto dopo. Racconta di una ragazza andata in overdose, poiché ha preso “roba” tagliata male (con il limone) e mentre Luca canta, lei sta per morire. Che ansia! Ma a sedici anni non potevo avere, fortunatamente, la percezione di cosa realmente potesse significare la droga, la “rota”, un’overdose. Eppure oggi, non so per quale strano allineamento astrale di pianeti, mi perseguita il Krokodil. Il krokrodil è la droga che rende la gente cannibale, trasforma le persone in zombie. Su Facebook ho come “amico” Domiziano Delvaux Cristopharo, attore e regista. Ho avuto modo di ammirarlo durante l’interpretazione del “Phantom of the Opera” canzone di apertura in “Dignità autonome di Prostituzione“. Da poco è uscito il suo film sul Krokodil.
..roba che rimetterei nella pancia i miei figli e non li farei uscire mai più…
Quanto vale la vita di un uomo?
E’ tutto così distante ma così reale che come dicevo all’inizio, mi fa temere, mi fa tremare… roba che rimetterei nella pancia i miei figli e non li farei uscire mai più.
Tutto questo ragionamento è nato dal tutorial che avevo preparato, in questo momento mi sento molto Barbaradurso che passa con disinvoltura da una storia di un assassino a quelli del Grande Fratello, ma non posso concludere l’articolo senza un tutorial. Ci vuole pelo sullo stomaco.
Mi infilo la giacca da cake designer e vi faccio vedere come si fanno le fragole (di pasta di zucchero).
Partite da una pallina, allungatela un po’ e con un pennarello alimentare disegnate i semini. Con un po’ di pasta verde fate una stellina che poi diventeranno le foglioline in alto.
Le fragoline sono fatte!
Io le ho usate per decorare una candy cake. Decorate la vostra torta come se su ci fosse della crema che scorre sui bordi. Fate dei finti riccioli di finta panna montata con dei cordoncini di pasta di zucchero bianca.
Applicate le fragoline e abbellite con caramelle o quant’altro vi venga in mente.
Oggi è stata dura, ma abbiamo portato la pagnotta… ehm il cup cake a casa.
Alla prossima…vi lascio il video… Carboni è sempre gnocco…qui è accompagnato da Dalla.