Facciunsalto su Instagram. Intervista a una delle App più in voga, tra giovani e non
Con più di centocinquanta milioni di utenti attivi al mese, Instagram è l’applicazione di condivisione foto -e ora anche video- del momento. Sono però ancora in molti a non sapere cosa sia, o come funzioni. Magari alcuni hanno attivato il profilo per gioco quando veniva suggerita l’installazione automatica dopo lo scaricamento di qualche altra applicazione sui generis, ma non lo hanno mai utilizzato, riempito, arricchito, personalizzato, fatto loro.
Per fortuna o purtroppo, assidui utilizzatori confessano: “può creare dipendenza!”...con un un sorriso a trentasei denti Assidui utilizzatori confessano:può creare dipendenza!
In inglese la definirebbero bittersweet, una passione dolce-amara che in fin dei conti non fa male a nessuno. E’ un’applicazione quindi, per estensione, non intervistabile realmente, ma a facciunsalto non ci facciamo intimorire da ostacoli fittizi legati a limitazioni create da convenzioni umanamente accettate. Come fai a porre domande ad un’applicazione? Scusa ma, come fai a parlare con Dio?! Ecco, per lo stesso principio, la nostra Laura si è permessa di far parlare di sé l’applicazione stessa, senza tanti forse né ma, ed ecco cosa ne è risultato.
Clicco sull’icona del mio Ipod con l’indice della mano destra. Si apre:
Salve, ehm, App Instagram, non so esattamente come riferirmi a Lei, voi, sua maestà, vostro onore?
Ciao Cara, tranquilla, App Instagram va benissimo, ma tu chiamami anche solo Instagram e dammi pure del tu!
Perfetto Instagram, te la senti di darci qualche notizia in più su di te, sul tuo utilizzo, eccetera?
Certo tesoro, chiedi pure.
Benissimo, allora, come ti definiresti in poche parole? Cos’è Instagram?
Vediamo. Instagram, cioè io, sono un servizio che offre alle persone la possibilità di condividere con il resto del mondo video, foto e perché no, anche attività di social networking, un po’ come Facebook e Twitter e simili, ma non con le stesse caratteristiche ovviamente.
A cosa ti riferisci? In che senso come Facebook e Twitter?
Beh, dicendolo in parole spicciole, anche con me devi aggiungere dei seguaci e a tua volta devi seguire qualcuno, come su Twitter, chiamati Followers. Puoi scambiare messaggi e commenti attraverso le foto che posti sul tuo profilo, e da qualche tempo a questa parte, i miei creatori hanno anche aggiunto la possibilità di inviare foto direttamente a determinati utenti senza doverle per forza condividere aggiungendo quello che viene chiamato TAG, in questo ho preso dal mio vicino parente Facebook. Le persone possono interagire tra loro non solo attraverso le foto e i video che postano, ma anche lasciandosi messaggi o commenti. In realtà, una mia estensione è InstaMessage, ossia il Messenger di Instagram, ma non mi va di parlarne ora! Abbassando il tono di voce: non è che abbia riscosso tutto questo successo ma shhh, ci rifaremo!
Mi fa l’occhiolino. Continuo.
In questo mondo di omologazione e conformismo, allora, in cosa sei diversa?
Le mie foto sono quadrate. I miei pensatori hanno voluto che riproducessi le immagini come le vecchie Kodac Instamatic e Polaroid, per richiamare il gusto vintage da mettere in competizione (buona ovviamente) con quelle cose brutte in formato sedici noni, allungate, trasformate. Senza offesa eh!
Risatina isterica.
E poi i miei video sono diversi. Non sono film, sono registrazioni di solo quindici secondi in cui l’utente astuto inserisce solo le parti migliori di ciò che ha catturato con il suo apparecchio, dato che ha a disposizione anche la possibilità di tagliarli, aggiustarli, modificarli ed applicargli addirittura un filtro.
Filtro? Cioè?
Ah già. Io posso applicare filtri alle tue foto. Ne ho ben diciassette, a volte diciotto a seconda della versione. Lo so che ci sono altre applicazioni che ne hanno altrettante se non di più, ma i miei sono quelli, sono particolari e sono marchio registrato. E hanno un nome di riferimento, si chiamano Amaro, Mayfair, Rise, Hudson, X-pro II, Sierra, Willow, Lo-fi, Earlybird, Sutro, Toaster, Brannan, Inkwell, Walden, Hefe, Nashville, 1977 e Kelvin. Chi mi usa lo sa, basta quel po’ di ombreggiatura in più, o luce in meno, o effetto bruciato, o graffiatura laterale, per rendere le foto uniche e marchiate con il mio nome. Geniali Kevin Systrom e Mike Krieger, i miei ideatori! Dalla mia nascita nel 2010 ad oggi, è stata sempre una crescita, anzi, come preferisco chiamarla: un’evoluzione.
In evoluzione. Credi che cambierai?
A dire la verità sono cambiata molto in questo lustro. Dalla mia ideazione nel 2009 al lancio sul mercato nel 2010 fino ad oggi, sebbene la sostanza sia sempre la stessa, ne ho passate di operazioni chirurgiche. Prima mi adattavo solo a certi dispositivi, in particolari quelli a marchio Apple. Poi la globalizzazione si sa, ti cambia, ergo hanno dovuto plasmarmi fino a poter essere installata sugli Android e Windows phone. Figurati che adesso, per potermi rendere accessibile a tutti, ma proprio tutti, sono anche un sito web tutto mio, ovviamente però sempre legato alla formattazione App. Ho notato anche che con l’avvento degli Hashtag, la crescita è stata esponenziale. Hai presente? Quando inserisci una parola o più parole legate in un unico lungo termine, fatto precedere da un cancelletto, che sarebbe poi la traduzione di Hashtag, per l’appunto.
Sì ho presente, così #facciunsalto, in questo modo creo l’Hashtag di facciunsalto, giusto?
Esatto! Brava! Mi piaci.
Grazie. Interessante. E per quanto riguarda l’utilizzo da parte di utenti che potrebbero non proprio avere delle belle intenzioni?
Ah guarda, non me ne parlare. Per un periodo mi hanno tenuta sospesa perché dei “geni” in una qualche parte del mondo mi utilizzavano per vendere sostanze illegali. Fin dal principio sono stata programmata per non permettere illeciti o condivisioni di immagini che possano urtare la sensibilità. Ci sono delle specifiche condizioni di utilizzo una volta scaricata, che l’utente deve accettare (o anche no, però allora non mi può usare!) , come per esempio l’avere almeno tredici anni e dichiarare di non postare immagini di nudo, violenza, con riferimenti a sfondo sessuale o simili, o che in alcun mondo incitino alcuna delle suddette opzioni. Poi, ovviamente, la mamma degli stolti è sempre incinta quindi non voletemene se qualcuno si arrogasse il diritto di abusare di me. Io dalla mia, sto alle regole.
Ovviamente, corretta e schietta. Ultima domanda, perché i nostri lettori dovrebbero scaricarti, nel senso informatico del termine?
Io non dico perché dovrebbero farlo, ma lo consiglio vivamente anche solo per provare. So di persone che grazie a me hanno condiviso immagini che, facendo il giro del mondo, hanno trovato aiuto e supporto da terzi che aprendo l’App hanno ricevuto il messaggio di aiuto. Mi riferisco a quelle persone che postando foto di sintomi o manifestazioni di malattie, per esempio, dopo l’ennesimo “non sappiamo” dei medici consultati, hanno ricevuto messaggi e consigli da equipe di medici in sperimentazione che attraverso il loro profilo Instagram divulgano le loro scoperte in ambito scientifico… Eh beh, insomma, non sono proprio inutile a quanto sembra. E poi, se proprio sei più interessata al lato ludico e leggero della condivisione, attraverso i like che ricevi puoi arrivare al “wall of fame” della mia pagina, chiamato Photo of the Day. E’ una specie di sfida tra persone che postano le foto per vedere chi si accaparra il primo posto in classifica per aver ricevuto più “pollici in su”! Simpatico no? C’è sempre un po’ di competitività nell’aria, aiuta a migliorarci, aiuta ad evolverci, sbaglio? E poi ci sono anche i personaggi famosi che mi scaricano e mi utilizzano alla grande! Forte no?
Mah, su questo discorrerei per ore, ma non sono io l’intervistata! Grazie Instagram per esserti offerta alle nostre domande. Mi auguro che i nostri lettori adesso inizino a fare il download attraverso i vari App store e Play Store come se non ci fosse un domani, tutti per avere l’ultima versione di Instagram in ognuno dei loro apparecchi.
Ma figurati non c’è di che.
Ci congediamo, clicco il tastino centrale del mio Ipod e la saluto cordialmente.
Facciunsalto.it non poteva mancare nel crearsi un profilo con la nostra intervistata, e potete cliccare sul link qui sotto per diventare direttamente suoi follower, ossia “seguaci di facciunsalto.it” su Instagram. Non lo avete ancora fatto? E cosa state aspettando!? Do it NOW!