La signora senza il cagnolino e i luoghi dell’anima
La signora ha molto viaggiato, è stata in ogni dove con bagaglio leggero e grandi speranze. Ha viaggiato nel periodo in cui non ci si muoveva con cellulari alla mano e “navigatore” era una parola che connotava altri significati, più attinenti alle onde del mare che alla tecnologia.
Agid la guida del Sahara, occhi di pece sotto un cielo infinito, onde di sabbia vergine e mani al fuoco notturno
… il collo della camicia inamidata del maestro, e il profumo severo della prof di matematica alle medie
Giorni fa la signora ha attraversato un cortile di un bel palazzo antico di Napoli, appena bagnato da gocce di pioggia pomeridiana, si è fermata ed ha chiuso gli occhi. Muschi inebrianti, gatti fuggiaschi, pentole sporche di sugo nel lavello, candeggina di panni appena lavati. La casa di campagna, la nonna seduta sulla poltrona in midollino, le grandi tavolate e il vino buono. Appena svoltato l’angolo un forte odore di spezie da una finestra, i chiodi di garofano sparsi in terra a seccare nell’isola di Zanzibar, i veli di abiti colorati accarezzati dal vento. Sulle scale ha sfiorato la spalla di un giovane di aspetto esotico che veloce andava via. Profumo di tè. Agid la guida del Sahara, occhi di pece sotto un cielo infinito, onde di sabbia vergine e mani al fuoco notturno. Ci sono luoghi che disegnano mappe in cui la bussola son le nostre narici, l’odore dei banchi di scuola, e dei capelli lavati della tua compagna, il collo della camicia inamidata del maestro, e il profumo severo della prof di matematica alle medie. E quando la stanchezza del mondo la avvolge tutta, la signora rientra a casa e abbraccia sulla porta l’amore; chiudendo gli occhi, sente aria di intima complicità, odore di pane appena cotto, di erba fresca tagliata, di latte e miele dolce, un profumo che conosce da tempo, che sa di fragranze conosciute come di promesse fatte da mantenere. Di luoghi misteriosi ancora da visitare.