Adios Amazzonia
Oggi è venerdí e dobbiamo raccontarvi come finí l’avventura in Amazzonia… vi scriviamo da uno sgabuzzino veramente orribile ma l’importante è avere wifi!
I giorni in Amazzonia passarono velocemente, le escursioni erano principalmente mirate sugli animali del posto, coccodrilli, tartarughe, uccelli (che non saprei dirvi i nomi)… ci rimanevano solo due escursioni importanti, la prima è quella dell’anaconda e la seconda era la caccia del piragna (ma non era un ECO-tour?)
Cominciamo con la ricerca dell’anaconda, ci armiamo di stivali rotti e un bastone, la guida ci portó in una zona priva di alberi, 40º e un’umiditá pazzesca, sopportiamo, volevamo vedere questo famoso serpente. Sembrava tutto facile ma dopo due ore nessun’ombra dell’anaconda, i nostri piedi immersi nell’acqua (o meglio dire nel fango), affaticati e soli, anzi no, le zanzare erano sempre con noi, appoggiate sulle nostre spalle, risucchiando quel poco sangue rimasto.
Passano tre ore, siamo stufi lo ammetto, non abbiamo visto niente se non erba e fango…la guida ad un certo punto ci dice di stare in silenzio, c’è un’anaconda. Con il bastone blocca la coda e comincia a tirarla fuori dalla sua tana (ma come l’ha vista?), è piccola, non sono quelle viste nei film, ma almeno la vediamo, la tocchiamo, la fotografiamo, la circondiamo, si sentirá come un VIP questo piccolo serpente. La guida ha fatto il suo compito mostrandoci il suo trofeo… in questo momento avrei voluto bere 4 litri di acqua congelata, stavamo morendo disidratati.
Caldo, caldo e caldo, scatta il piano B, la guida vede i famosi delfini rosa dell’Amazzonia e ci chiede se volevamo toccarli, si tuffa e ci dice che le acque sono sicure… Ramon si tuffa. Io preferisco guardare, il non sapere se era un delfino o un coccodrillo toccarti i piedi mi avrebbe fatto impazzire. Poco a poco i piú coraggiosi si tuffano in queste acque oscure, in realtá il delfino non si vedeva, a volte la pinna ma niente piú.
Ci rimangono alcuni minuti per assaporare il tramonto, inutile dirlo ma è qualcosa di incredibile. Una birra e un po’ di relax ci voleva, le zanzare ci avevano massacrato, la ricerca dell’anaconda pure, e le persone che si erano immerse nel fiume emanavano odori ben differenti da un “arbre magique”.
Ultimo giorno la guida ci sveglia dicendoci che la mattinata era dedicata alla pesca del piragna, non sapevo ci fossero, dubbiosi facciamo i finti entusiasti.
Ci sediamo su un porticciolo con un filo e un pezzo di carne, nessuno vede piragna, arrivano solo coccodrilli, la missione è fallita! Delusi torniamo sulla barca, il tour è finito, è finito nel peggior dei modi ma tutto sommato è stato fantastico…ci aspettano altre 2 ore di barca e 5 ore di viaggio sul 4×4.
L’esperienza dell’Amazzonia ci ha segnato positivamente, la consigliamo a tutti, forse a volte è stancante, l’ambiente è molto diverso dal nostro e il corpo ne risente, aggiungiamo la nostra disavventura del dengue e possiamo dire che non è un tour per tutti.
Vogliamo ricordare questi 3 giorni con questa bellissima foto.
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