Avere vent’anni
Diciamolo, avere vent’anni, oggi come oggi è una gran fregatura. Salvando la pace di qualcuna, oggi le ragazze sono costrette a fare una fatica da pazzi! Trucco perfetto, scarpe col tacco, locali giusti, gente giusta, vestiti alla moda, università, zumba, balli latino americani, sigaretta elettronica, mentine, macchine piccole, borse enormi, Whatsapp, Facebook, Twitter, cinemino il venerdì sera… A vent’anni hai fame di completarti, di compierti, di trasformarti. Avere vent’anni significa voler migliorare le cose, sperare in un mondo migliore, o quanto meno fare la rivoluzione!
No, no davvero non potrei sostenere una vita del genere!
Averne trentacinque, significa avere la possibilità di scendere con la tuta dell’Adidas e le scarpette prese da Decathlon in offerta, e sentirti fica lo stesso, senza un filo di trucco, al massimo con gli occhiali da sole, perché in fondo acqua e sapone stai meglio. Significa abbinare il cappotto buono lungo del sabato sera, con i leggins con cui sei per casa perché hai fatto tardi, e se il bimbo fa tardi a scuola sono cavoli amari. Avere trentacinque anni significa passare con una certa nonchalance dal minestrone scondito del lunedì a pranzo al triple whopper con l’aggiunta di anelli di cipolla e patatine del sabato sera. Significa passeggiare per i vicoli della tua città godendo dell’aria, significa stupirsi ogni volta quando c’è talmente tanto sole d’inverno che ti sembra, in fondo, l’unico posto in cui vorresti e potresti vivere. A trentacinque anni sei piena, sei tonda, sei un cerchio, sei appagata. Magari non fumi e non bevi più… ma non ti manca poi così tanto. La sera vai a letto con un pigiama messo al contrario ma quando i tuoi figli ti abbracciano, senti che il tuo lavoro, anche quel giorno è compiuto. Non c’è monotonia, non c’è fretta di crescere, non c’è fretta di andare da nessuna parte, perché stai bene anche a casa tua, impastando una pizza sulla quale metterai i wurstel formando una faccia sorridente. Significa anche andare al bar a prendere un caffè amaro e in vetro, e andare al supermercato acquistando i prodotti sapientemente scelti tra le offerte in volantino. Significa guardare Mary Poppins a Natale e pensare subito dopo a come vestire i tuoi bambini a Carnevale. Significa mangiare tutto, anche quelle cose che per svariati motivi a vent’anni non ti andavano giù, e meravigliarti quando rimetti un jeans della stessa taglia di quando eri “giovane”.
Ma in fin dei conti, bene o male, gli anni passano per tutti… ed ora vi insegno a fare una decorazione semplice semplice da applicare su una torta!
Per prima cosa preparate il materiale occorrente, nel mio caso della pasta di zucchero rosa e bianca, e uno stampino in silicone a fiocchetto. Fate un serpentello sottile e lungo, e poi piegatelo al centro, facendo combaciare le due estremità e attorcigliatelo su se stesso. Una volta fatti i torciglioni, date loro la forma desiderata, lettere o numeri e abbelliteli con qualche fiocchetto qui e là!
La decorazione è pronta per essere posizionata a vostro piacimento. Semplice e veloce…come le ore trascorse quando si hanno vent’anni.
Alla prossima!