Racconto d’inverno – Storie di fantasmi a “il Pozzo e il Pendolo”
Se l’intento è quello di far paura, Paolo Cresta e Nico Ciliberti ci riescono benissimo. Basti pensare che gli ultimi quindici minuti li ho passati con quattro dita della mano aperte sugli occhi e i pollici sulle orecchie. Come un’adolescente che vede per la prima volta in vita sua un film horror. Esagerata? Forse, ma forse no. Sarà l’atmosfera delle pareti, della volta e della moquette total black, ma già il salire le scale, che danno l’accesso al teatro “il Pozzo e il pendolo” mette uno strano senso di inquietudine.
Immaginate voi una rappresentazione in cui la pelle d’oca la fa da padrona. Una ghost story a due voci ma affollata da tanti personaggi che man mano prendono vita sul palcoscenico. Tra attore e spettatore si instaura un rapporto intimo, fino a far diventare quest’ultimo parte integrante della scena. Suoni, gesta, grida, lamenti, la storia tutta intera ti si conficca nella colonna vertebrale e si muove scaricando brividi continui.
Trattieni il fiato per un’ora e mezza. La tensione si taglia a fette, doppia e penetrante come la stessa nebbia salmastra delle paludi inglesi, che viene raccontata magistralmente dai protagonisti. I fantasmi della storia sono vivi, presenti, li senti frusciare vicino ai piedi, o accarezzarti le spalle e ti rendi conto di quanto sia incredibile la forza dell’immaginazione. Bauli si trasformano in carrozze trainate da pony invisibili, mani si trasformano in tazze pronte ad essere riempite di caffè lungo, e lì, sì: proprio lì in fondo alla sala, voltandoti spesso hai la sensazione di scorgere una presenza inquietante, vestita di nero.
Pur conoscendo la assoluta fantasia della messa in scena, non riesci a neutralizzare le reazioni che istintivamente il tuo corpo ha. Chi si fa travolgere dalla storia non è sicuro che resterà un semplice spettatore. Se volete potete rivivere la stessa eccitazione di quando si era bambini e ci si raccontava storie che se pur paurose, si facevano ascoltare fino alla fine.
Tutto questo e molto di più stasera, 12 gennaio, alle ore 18 e 30 al teatro “il Pozzo e il Pendolo” a Napoli, in Piazza San Domenico Maggiore, 3.
Per info e prenotazioni 081 5422088 | info@ilpozzoeilpendolo.it