Arrivederci New York, bentornato Massachusetts
Bufera di neve. La voce dell’ennesimo servizio lanciato dal telegiornale apre questa puntata di C’erO una volta in America.
La più grande nevicata degli ultimi secoli, tutta la East Coast Americana è bloccata. New York è isolata, gli aeroporti sono chiusi e chiediamo ai cittadini di trattenersi in casa per evitare ulteriori disagi.
Sigla.
Riprende l’episodio con lo sguardo di Lora, perso fuori dalla finestra del monolocale di Brooklyn, in preda al panico. Non proprio panico, ma seria preoccupazione. Il 27 dicembre sarebbe dovuta partire con l’autobus da Port Authority per tornare in Massachusetts, a casa di Barbara, dove Cooper e la gatta la aspettano per passare con loro la fine dell’anno e quasi tutto Gennaio. Invece è bloccata a New York, e non sarebbe un problema se non per il fatto che, Alberto – il proprietario – in dirittura di arrivo, dovrebbe riprendere possesso del suo appartamento, piccolo, piccolissimo, con la fidanzata. E Lora? Eh, bella domanda. Suspense.
Bip Bip, Bip bip. Suono di un messaggio di testo sul cellulare “Sono bloccato all’aeroporto, ci portano in albergo fino alla partenza del prossimo volo domattina. Fai con calma. Grazie FATO. Lora ha un giorno in più prima di partire. La valigia è pronta comunque e, nel tempo che ha a disposizione in attesa che le strade si sblocchino per poter prendere la metro, riguarda le foto e i depliant di musei, art gallery e varie location che nei giorni seguenti il Natale, aveva visitato. Il Guggenheim uno spettacolo quasi più architettonico che per i gusti artistici di Peggy, ma nel complesso, dollari spesi bene. In realtà, Lora è riuscita a visitare quasi tutto gratis, o per qualche spicciolo; non solo grazie alla sua One Card di Mount Holyoke che, confermando il suo status di studente, le concedeva bonus, sconti o free entry, ma anche grazie alle attente ricerche su internet e alle offerte di determinati giorni, della settimana o del mese, che le avrebbero permesso di soggiornare a New York con il minimo sforzo economico.
Si chiude la scena con Lora che si addormenta in attesa del nuovo giorno, vestita, pronta a partire nel caso il padrone di casa entrasse dalla porta. Si sveglia e le news riportano il quasi ritorno alla normalità, almeno per quanto riguarda la viabilità stradale. Prepara in fretta le sue cose, lascia la tavola preparata per due con un pensierino per Alberto e Denise e un messaggio di ringraziamento con l’aggiunta dell’augurio per il nuovo anno. Chiude la porta dietro di sé e parte, trascinando la valigia nei due metri di neve fino alla fermata della metro. La tele-racconto-camera si ferma quando, accanto all’autobus, Lora chiede con faccino in stile “gatto con gli stivali di Shrek” se sia possibile utilizzare il biglietto dei giorni precedenti per questa corsa, dati gli inconvenienti del tempo atmosferico. “Of course, risponde l’autista, do not tell anybody though” – non dirlo a nessuno! … come se le stesse facendo un favore. Simpatico uomo.
A Springfield, Massachusetts, Barbara la attende per portarla di nuovo, come a Settembre, nella sua dimora. Qui, stavolta, passerà quasi un mese per prendersi cura dei compagni pelosi mentre moglie e marito fanno un salto a casa, a San Stino di Livenza, Venezia, Italy.
Mentre passano le giornate in Massachusetts, a Eastlongmeadows, nevica, esce il sole pallido, ri-nevica, Lora porta a spasso Cooper, il cane, prende la macchina per fare un giro ai supermercati della zona, si “allunga” fino a South Hadley per una cena con gli insegnanti capo-supervisor del College, cerca di vincere i biglietti per andare a vedere un concerto di un gruppo rock a lei carissimo telefonando alla radio locale, (e non ci riesce) e passa l’ultimo dell’anno padrona del suo mondo e, momentaneamente, della casa. E’ il trentuno di Dicembre, compra una bottiglia di vino bianco e qualcosa da mettere sotto i denti in stile “cenone di Capodanno” … ma quasi quasi non ha senso.
L’episodio sta per concludersi, dopo aver giocato un po’ a Guitar Hero e aver guardato qualche film con Netflix, inizia il countdown 10, 9, 8, … alla mezzanotte italiana. Quello sarà per lei, l’inizio del nuovo anno, perché tanto, per quello in Massachusetts, non ha esseri con pollici opponibili con i quali brindare.
…3…2…1. Buon Anno!
Fine episodio.