Nuovi incontri, nuove avventure e il Machu Picchu
Viaggiare in Perù può diventare un’esperienza unica, ancora di più se avete in mente di visitare il Machu Picchu.
Il Machu Pîcchu è un’antica città Inca, una delle sette meraviglie al mondo e proprio per questo è uno dei monumenti più cari, del mondo. L’entrata normalmente si aggira sui 60 € ma il costo maggiore è arrivare fino a questa bellissima montagna, via treno (Perurail), alla modica cifra di 80 euro; o in alternativa camminando lungo le rotaie del treno (non c’è nessuna strada). Ovviamente noi siamo viaggiatori low cost e abbiamo scelto la seconda opzione.
Non eravamo allenati ma un po’ di fitness ci avrebbe fatto bene.
Abbiamo deciso di lasciare i nostri zaini piú pesanti nell’ostello di Cuzco (economicissimo ma sporco, la proprietaria simpatica ma pazza…un nostro standard) e di prenotare due posti in un furgone da Cuzco alla centrale idroelettrica a circa 18 euro andata e ritorno… tutto ciò si rivelò utile perché i paesaggi visti erano mozzafiato (o forse era la paura di cadere in un fossato).
Una cosa che non sapevamo era che spesso il tragitto è tortuoso, pieno di curve e con un forte dislivello che può causare nausea e giramenti di testa. “NO PANIC!” ci disse un signore anziano: ci sono le foglie di coca. Di coca? Io le avevo viste solo nei documentari di Licia Colò ma qua tutti le usavano; ce ne sono di tutti i tipi: dalle infusioni alle caramelle fino a masticare le stesse foglie.
Sembrerà strano ma funziona realmente: il gusto è orribile ma praticamente ha salvato il nostro furgone da continui stop.
Il viaggio dura circa 7 ore. 10 persone più l’autista, tutti stretti, con momenti di caldo e altri di freddo gelido, i nostri zaini che impedivano alle gambe di muoversi e mille sbuffi. Stretti. Affiatati. Abbiamo fatto amicizia praticamente con tutti (miracolo: parlavano tutti lo spagnolo). Facciamo una pausa pranzo in uno dei peggiori ristoranti persi tra le montagne, ovviamente gli 8 presenti avevano il pacchetto che includeva il pasto, noi due poveri low cost no!
Decidiamo di mangiare con loro: con la poca vita sociale che abbiamo non ci facciamo di certo sfuggire 8 possibili nuovi amici. Il pranzo: decisamente scadente e caro, stavolta siamo caduti nella trappola del turista “tonto”.
Pieni di energie (ma con il fondo-schiena quadrato) ritorniamo nel furgone che ci porterà alla centrale idroelettrica tra una pioggia e una nebbia fitta che un po’ ci impauriva. Per fortuna all’arrivo (verso le 16) splendeva il sole ma dovevamo affrettarci perché averemmo dovuto percorrere lungo le rotaie del treno ben 13 chilometri prima delle 18 (ovvero quando il sole tramonta).
13km sono molti ma in buona compagnia passano in fretta. Capiamo al volo che le due ragazze spagnole che erano nel furgone con noi erano dei “nostri”. Iniziamo a scattare foto ovunque, il paesaggio è uno spunto per vari “instagram” e lasciamo da parte l’orologio. Dopo circa un’ora passa il treno diretto a Aguas Caliente, il treno dei ricchi. Ci osservano. Avranno pensato di vedere dei pazzi camminare lungo le rotaie?
Io sono una persona abbastanza timida ma quando si parla di viaggi sono capace di dilungarmi per ore… iniziamo a parlare di qualsiasi cosa e le poche persone che erano davanti a noi scompaiono. Sembra impossibile ma alle 18h eravamo ancora a metà strada, ma ci stavamo troppo divertendo per correre e rimanere senza fiato!
Cala il buio, non si vedeva niente, ancora 5 o 6 chilometri che mancavano, moltissime risate. Le due ragazze erano molto più attrezzate di noi (un po’ come l’ispettore Gadget) e dal loro zaino tirano fuori delle torce. Proseguiamo, sempre con la nostra calma, conoscendoci e scambiandoci i nostri account Facebook per rimanere in contatto: le ragazze avevano contrattato anche l’alloggio quindi erano le nostre ultime ore insieme di questa nuova e breve amicizia.
Sarà stato per la paura delle zanzare o la paura di essere rapiti… ma in meno di un’ora siamo riusciti a percorrere i chilometri rimanenti e arrivare a Aguas Calientes, un piccolo paesino famoso per essere la meta dove qualsiasi turista deve alloggiare per visitare il Machu Picchu. Ci salutiamo. Noi sicuramente ricordiamo questo giorno come uno dei più divertenti passati in compagnia: a volte conoscere gente giusta dà una bella svolta al viaggio, sopratutto se si tratta di 13km.
E il Machu Picchu?
Ve lo racconteremo il prossimo venerdì!
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