Creativi Tee Shirt: Do Not Be Stupid
“Eravamo reduci da una festa tra amici, un po’ brilli, ci avanzavano un paio di bottiglie di vino. Per noi berne ancora sarebbe stato impossibile. Ci trovavamo per strada, a Napoli, nel centro storico. Una folla così. Tanti gruppi di ragazzi intorno a noi. Ne scegliamo uno, attiriamo la sua attenzione. E gli regaliamo una bottiglia. « Tutta intera? », disse, e non possiamo dimenticare la sua faccia stupita. Era un buon vino. Lo accettarono, lo divisero tra loro e ne offrirono ad altri”.
Dona e ti sarà donato. “Quella storia ci fece riflettere”. Perché un gesto semplice come il donare era diventato virale. Da qui, l’idea. “In una settimana proponemmo un flash mob ante litteram ai nostri amici, che lo condivisero con altri. Lo chiamammo Bbiv’o chi t’è bbiv’”. Che è quasi intraducibile dal napoletano, ma più o meno un “bevi e lascia bere”.
“L’intento era quello d’incontrarci in piazza; l’un contro l’altro armati d’una bottiglia di vino e d’un po’ di bicchieri di carta. Di plastica; sì, quelli”. Due settimane dopo una piazza di Napoli fu invasa da un popolo ridanciano e festoso, tanti gruppi di ragazzi come quella prima volta. Ma stavolta connessi tra loro dal semplice gesto d’offrire un bicchiere. Un gesto che divenne contagioso in un batter d’occhio. In pochi erano in grado di dire chi fossero stati gli organizzatori: “Ci hanno invitato degli amici di amici”, era la risposta.
Indimenticabile il brindisi collettivo, un gigantesco prosit universale. “Fu uno dei più grandi mobs italiani, prima ancora che i mobs fossero teorizzati dagli ingegneri sociali, organizzato con una rete fatta di passaparola anni prima che Zuckerberg pensasse a facebook. Il terreno era evidentemente già fertile: non dimentichiamo che Napoli è una delle città più giovani d’Italia”.
Sull’onda di quel successo, furono organizzati altri eventi, “anche se ce ne dissero di tutti i colori: dal beone al « dentro al vino ci sputate dentro »”. Ma poco importa: la creatività non si ferma. Così si pensò a come cavalcare quel successo con qualcosa che rimanesse scolpito nelle menti, un messaggio da esibire. Un messaggio forte, innovativo, in controtendenza. Ma soprattutto un messaggio positivo. Su una t-shirt, e fu la loro prima maglietta: ne sarebbero venute tante altre. C’era scritto sopra “Fun For Free”, fucsia acceso sul cotone nero, come sono di notte i neon dei locali sexy che vediamo al cinema, e che t’invitano a entrare. “Divertimento aggratis”, era questa l’idea. Anche questa iniziativa ebbe successo e, come vedremo, anche un seguito, alcuni mesi dopo, al parco Virgiliano, uno dei più grandi del capoluogo campano, dove fu riproposto l’evento: “Ma non col vino questa volta, anche per evitare l’accusa d’esser stipendiati dalle aziende vinicole. Era estate, e preferimmo il tè, rigorosamente freddo”.
L’evento si chiamò Virgiliano con tè, a fare il verso al quasi omonimo Virgiliano con te, cartellone d’eventi estivi patrocinato dal Comune. Ancora un flash mob, ancora un grande seguito. E magliette Fun For Free per ogni dove. I ragazzi erano pronti, e adesso anche (un po’) cresciuti.
I protagonisti di queste avventure sono due ragazzi napoletani. Stiamo parlando di Daniele D’Ari (fotografo) e Gabriele Rollin (designer), menti (vulcaniche) che si celano dietro tutto questo, e che ora portano avanti, con tanta volontà e buone prospettive, il progetto “Creativi Tee Shirt (link)”. Il nuovo logo di facciunsalto.it, che vedrete con l’anno nuovo, sarà opera loro. Incontrarli, è stato un vero piacere.
Ragazzi, cos’è Creativi Tee Shirt?
“In Creativi Tee Shirt facciamo quel che più ci piace”, esordisce Gabriele. “Diamo spazio alla creatività, coniugandola con le tecniche sociali che da sempre ci appassionano”.
“In effetti”, sintetizza Daniele, “disegniamo tee shirt, e poi le vendiamo”.Non sarà qualcosa di troppo banale, di già visto?
“Beh, in effetti una differenza c’è”, ironizzano: “noi disegni ne facciamo tanti, e magliette ne produciamo poche”.Perché, ed ecco il colpo di genio, le magliette da produrre le decidono gli utenti del web. Perché si produce ciò che piace, in un sistema che inverte le dinamiche ordinarie della compravendita, dove le aziende di solito producono cercando di intuire i gusti della gente, per poi promuovere il proprio prodotto, forzandone l’acquisto.
“Ecco, in Creativi Tee Shirt”, dice Gabriele, “è davvero la domanda che genera l’offerta. Perché sottoponiamo le nostre creazioni al giudizio del pubblico, e mettiamo in produzione solo ciò che risulta essere più gradito”.
Tante parole per un meccanismo tanto semplice quanto innovativo: “Vota la Creativi-Tee-Shirt che vorresti e, non appena avrà raggiunto i 100 voti sarà stampata e pronta per te sarai contattato per decidere se acquistarla”.
Come vi siete finanziati? Non è mica facile mettere in pratica un progetto, senza fondi!
“Quello è stato subito un problema”, scherza Daniele, “ma l’abbiamo subito risolto”. Con un po’ di creatività. L’ispirazione è venuta dal calcio, quel pallone che fa sognare la città e che rende le strade deserte le sere in cui il Napoli gioca. “Era il grande periodo di Cavani” – dice Gabriele – “e una domenica, vedendolo esultare dopo un gol, m’è sembrato che ricordasse nel volto l’iconografia di Cristo”. Di lì è stato un attimo, e dopo qualche giorno di progettazione è nato il santino di Cavani (ne volete uno? qui la pagina facebook) Assurto ben presto a fama finanche planetaria tra gli appassionati di calcio, e approdato in men che non si dica persino sul sito web del fuoriclasse uruguaiano. Vendendolo per pochi spiccioli nei pressi dello stadio e per le vie di Napoli, Gabriele e Daniele hanno finanziato il proprio progetto.
Una storia certo non banale. E i disegni? Cosa rappresentate?
“Ecco, vedi”, dice Gabriele, l’aria pensosa: “tempo fa la Diesel propose la campagna Be Stupid, ricordi? Siate stupidi. Cioè, un colosso mondiale incitava pubblicamene alla stupidità. Forse perché di stupidi hanno bisogno per vendere la propria merce“.
“Niente di tutto questo“, s’inserisce Daniele, “Niente di tutto questo“, sottolinea. “Comunicare è una responsabilità. Se dici una sciocchezza ad un amico, resterà solo per lui. Se la scrivi su una maglietta la comunichi al mondo, a chiunque s’imbatta in te. Per questo la nostra direzione è di lanciare solo messaggi positivi. Che motivo c’è a voler essere stupidi?“.
“E sorprendentemente“, sorride Gabriele, “ci troviamo in controtendenza“.
Ma quanto costano le magliette?
“Non è dato saperlo in anticipo”, chiosa uno dei due creativi, “almeno non prima della stampa. Ma il costo non supererà quello di un cocktail di sabato sera!”
E sono belle?
“Questo dovrete giudicarlo voi andando sul nostro sito. Ma a chi ci legge in questa intervista riserviamo comunque una offerta speciale”.
Andateci quindi, fate un salto su Creativi Tee Shirt cliccando sul link riservato ai lettori di facciunsalto.it.
Vi immergerete in un mondo fatto di passione e creatività, dove gli asini volano davvero e Maradona è il ragazzino che gioca sotto casa (ecco la storia); dove cuore e cervello vanno a braccetto, e i simboli della napoletanità sono resi non attraverso controversi preconcetti, ma facendo un uso decoroso degli stereotipi più limpidi e meno contaminati. Dove, soprattutto, i messaggi veicolati sono finalmente positivi, e resi con lapalissiana banalità. Perché se il bene è migliore del male, dovrete loro spiegare che motivo c’è di scegliere il male.
Di seguito il link, con la raccomandazione d’acquistarne una, per tre motivi.
Perché son davvero belle, ed anche economiche.
Perché comunque, prima o poi, la prossima tee shirt la comprerete.
Ma soprattutto perché questo progetto merita di crescere.
Per la forza dei valori positivi che esprime, perché è insieme riscatto e passione, creatività e voglia di fare. E di fare bene.
Andate in visita al sito quindi, mettete mano alla carta prepagata …e non dimenticate di votare la vostra tee shirt preferita e di condividerla con tutti i vostri amici! Come? Facile: fate click qui.
(in bocca al lupo, ragazzi)