Mamma! Domani mi laureo!
Insegui questo giorno, se ti va bene, per quattro o cinque anni. Ma alcuni, chi per una ragione, chi per un’ altra ci mettono molto di più. C’è chi lo vede come una liberazione, chi come un punto di partenza, chi come punto d’arrivo, chi come la fine del mondo, ma c’è anche chi lo vive come un distacco dal cordone ombelicale della giovinezza. Si va in giro per negozi a comprare l’abito buono, le scarpe adatte. Bisogna pur presentarsi bene no?! Sei stato anni con la gastrite, col caffè e le sigarette, hai studiato di notte senza capire nulla ma hai pensato che la notte porta consiglio, e quindi magari… chissà.
Ma se sei fortunato sei stato con quelli che saranno i tuoi amici per sempre. Hai condiviso con loro le ansie e le risate, i panini scadenti del bar e le partite a burraco nelle pause pranzo. Se poi sei stato fortunatissimo hai condiviso i sogni e i desideri, hai condiviso esercizi ed evidenziatori. Hai condiviso le speranze e le delusioni. Sono stati con te sempre. Quando hai avuto trenta e quando sei stato bocciato per la secondo volta all’esame di Chimica-Fisica. Estate e inverno, il due gennaio e il 29 luglio. Con un obiettivo comune: il pezzo di carta.
Che poi col senno di poi non sai quanto ne sia valsa la pena. Alcuni tuoi amici sono andati lontano, altri sono senza lavoro e altri come te hanno fatto fortunatamente tutt’altro. Restano loro, il loro affetto e le risate che ti rimbomba nelle orecchie e le foto, tantissime. Ma quel “pezzo di carta” non sai nemmeno in che cassetto è.
Però una cosa è certa. Si deve festeggiare! E quale modo migliore se non con una torta? Questa l’ho fatta per mia cognata, laureata in beni culturali. Voleva qualcosa di spiritoso ed allegro e quindi ho pensato ad una bambolina felice dalla fisionomia semi/manga.
Vi insegno a fare la testolina:
su una sfera color carne schiacciate con il vostro mignolo un solco ad un quarto della pallina. Con un filino nero fate una strisciolina per gli occhi. Con altre palline bianche e nere fate anche l’altro occhio (in realtà alla fine preferivo entrambi gli occhi chiesi e ho cambiato un attimo prima della consegna!). Con strisce imprecise marroni fate i capelli, con una pallina schiacciata tra le dita e una quadratino nero, fate il cappello e infine con un filo rosso fate il fiocchetto che pende.
Con due dischetti sottili e rossi fate le gote e col sedere del pennello fate un buchino in basso che sarà la bocca.
Questa testolina, senza cappello, è decisamente molto versatile… potete applicarla a tutte le bamboline che volete .
Io l’ho terminata come una “laureata” e messa su una torta che fa il segno di vittoria con una mano e con l’altra che stringe il famoso premio di carta.
Che dire.
Ad Maiora.