Addio Laos, buongiorno India
Vi avevamo lasciato con il nostro progetto di viaggio di quattro mesi tra Sri Lanka, Maldive, India, Medio Oriente ed Europa. La prossima meta sono le Maldive ma, sempre per questioni di budget, abbiamo trovato il volo con scalo in India ad un prezzo nettamente minore. Lo scalo prevede l’arrivo a Madurai e partenza da Chennai verso Malé (la capitale delle Maldive).
Questo tipo di combinazione voli è chiamata Open Jaw (aeroporto di arrivo diverso da quello di partenza, ovvero Bangkok-Colombo-Madurai; Chennai-Malé; Malé-Colombo-Bangkok), spesso il prezzo è molto più basso di un normale volo andata e ritorno (il tipico Milano-Malé a/r) e permette di visitare molti più luoghi. La nostra filosofia è: “Perché passare otto ore in un aeroporto quando si ha la possibilità di fermarsi una o due giornate in città diverse e visitarle?”
Prima cosa da fare, almeno per me (italiano) è il visto indiano, per fortuna troviamo l’ambasciata indiana a Vientiane (capitale del Laos), non proprio vicino casa. Mi aspettano quindici ore di bus, solo andata, e per farlo approfitterò di un tour, dato che sono una guida turistica del Laos, per poter ritornare a casa a Luang Prabang. Che faticaccia per un visto. Sono circa sessanta euro, ma per fortuna l’ambasciata era vuota e non è stato poi così complicato burocraticamente parlando, mentre per Phout (essendo Lao) è stato molto più semplice potendo optare per il visa arrival. Una volta ottenuto il visto i TwoBoysOneTrip sono pronti per viaggiare, la Sri Lanka Airlines ci porterà fino a Colombo, con scalo di un giorno, una passeggiata per la città, che in due anni ho visitato almeno sei volte, e poi il giorno dopo ci aspetta il volo verso Madurai, una delle città indiane più importanti. Non vi parleremo subito di Madurai nel dettaglio perché la più grande sorpresa di questo viaggio in india è stata Tiruchirapalli (Trichy per gli indiani) che merita un capitolo a parte. Però possiamo dirvi che Madurai è una città poco conosciuta ma molto carina, una collinetta sovrasta il centro città, piena di ristorantini tipici (con un livello di pulizia superiore alla media), un hotel decente anche se devo dire un po’ strano: al primo piano vuoto, al secondo piano la reception e nel garage il ristorante, ma siamo in India, qui non bisogna sorprendersi troppo.
La città ci entusiasma così tanto che decidiamo di comprare uno sherwani, un abito tipico indiano, in uno negozi della grande via dello shopping. E’ brutto dirlo ma abbiamo la possibilità di tanto in tanto di sforare il budget dei venti euro al giorno, anche se la situazione economica non è migliore possiamo allargarci un po’ con le spese. Torniamo in hotel pieni di pantaloni e giacche che ci seguiranno alle Maldive e in Sri Lanka.
Dopo lunghe passeggiate decidiamo di preparaci per il tour indiano, next stop Puducherry!