Furto 58 – Carolina
Se mi chiedessero di descrivere Carolina con una parola, un’unica parola, probabilmente sceglierei estiva. Sì, Carolina è una donna che sa di estate, senza alcun dubbio.
Tinte e fantasie dei suoi abiti sono assolutissimamente riconoscibili anche a grande distanza.
Arancione Anas, verde pistacchio del gelato acquistato a Milano, giallo fosforescente come le unghie fatte con l’evidenziatore in seconda media, rosso rossetto puttana.
Carolina è una donna estiva.
Anche d’inverno, quando i colori del cielo, delle strade, degli alberi, perfino della gente tendono a diventare neutri, grigiastri alle volte, lei mantiene i colori che la caratterizzano. Carolina se ne infischia, ha il sole dentro.
La cosa che più mi ha stupito è stato scoprire che il suo vero nome è Concetta, che ha repentinamente cambiato a diciotto anni. Cambiato proprio eh, al comune.
E ormai Carolina ha provocato quasi un senso di attesa in me, nella gente del paese, attesa nel vedere quale abito, quali colori, quali meravigliosi abbinamenti avrebbe riservato alla nostra vista.
E difatti neanche oggi non delude le mie aspettative.
Una larga gonna rosa Bigbubble a palloncino.
Una camicia marrone fecefresca con i bottoni verdi.
Un grande cappello di paglia colorato di rosso puttana, quello non manca mai, con un fiocco bianco sgargiante.
E per completare il quadro botticelliano, una scarpa con una zeppa, fantasia a fiori, abbinata alla borsa dello stesso tessuto.
Carolina è artista di sé stessa.
Con lei non corro rischi neanche nei giorni in cui ho voglia di starmene per i cazzi miei, non parla con nessuno.
Ha una di quelle storie già sentite, già raccontate, ma che a pensarla su di lei sembra quasi un controsenso.
Perse la testa per un ragazzo del paese. Lui ricambiò, finirono con l’amarsi fisicamente. Lei restò incinta. Lui decise di sposare un’altra, le spezzò il cuore. Le sorelle decisero che era giusto abortire. E abortì. Non per sua volontà, ma abortì. Non perché all’età che aveva, diciotto piccoli anni, riuscisse a capirne il senso, ma abortì.
Da quel giorno cambiò nome, da Concetta a Carolina, e colorò la sua vita tentando di scacciare il nero dentro di lei.
Ma questa è una mia interpretazione.
Siamo vicini adesso, riesco a sentire il suo odore di vaniglia. Oggi la saluto. Non mi guarda.
Foto 1 di Steve Johnson: https://www.pexels.com/it-it/foto/pittura-astratta-multicolore-1545505/
Foto 2 di Steve Johnson: https://www.pexels.com/it-it/foto/pittura-astratta-bianca-rosa-gialla-e-viola-1827837/
Foto 3 di Steve Johnson: https://www.pexels.com/it-it/foto/dipingendo-creativita-schizzo-artistico-9120649/