Berlusconi – La fine di un’era
Sono pochi i personaggi che possono dire di aver attraversato interi decenni di storia pubblica influenzando, con le loro decisioni, la vita di migliaia di persone e, nel caso specifico, di italiani. Tra questi c’è Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 settembre del 1936 e scomparso alcuni giorni fa a seguito di complicazioni dovute a una leucemia.
Laureatosi in Giurisprudenza, accantonò possibili sbocchi lavorativi relativi agli studi compiuti per impegnare le proprie energie nel campo dell’edilizia.
Da lì iniziò la storia che tutti conosciamo.
La realizzazione di Milano 2, Fininvest, le reti televisive private, l’acquisto del Milan, la discesa in campo con Forza Italia, le esperienze da Presidente del Consiglio, l’acquisto del Monza e la nuova parentesi nel calcio.
È stato l’uomo che o amavi o odiavi, nessuna mezza misura. Personaggio che, oltre le cose già elencate sopra, è entrato in diversi scandali più o meno veritieri, seguiti da processi giudiziari e la sua mai nascosta lotta alla magistratura.
Apparve come iscritto alla Loggia P2, fu tirato più volte in ballo da pentiti di ogni calibro per i suoi presunti rapporti con la mafia. E poi le feste a luci rosse con amici ed escort, il caso Ruby e il Bunga Bunga.
Non si è fatto mancare proprio nulla Silvio Berlusconi nella sua lunga e intensa vita al di là di dei riflettori mediatici che forse a volte hanno estremizzato situazioni poco chiare in cui il “Cavaliere” andava a cacciarsi di tanto in tanto.
Tolto tutto ciò, rimane la figura di un uomo che ha dimostrato spiccate capacità, mentalità imprenditoriale vincente e visione lungimirante in talune situazioni.
Sicuramente non compete a noi giudicare l’operato in vita, ci ha pensato la giustizia e per il resto, forse, ci penserà la giustizia divina a valutare cosa è stato il Presidente Berlusconi negli anni.
Rimane il fatto che ha attraversato l’ultimo cinquantennio del Bel Paese come pochi altri nella storia contemporanea sono stati in grado di fare.