Lettura n. 40 Bruciante segreto di Stefan Zweig

Un giovane di bell’aspetto, un barone, arriva in una località austriaca, Semmering, annoiato e solitario,  si rivela subito essere a caccia di donne da conquistare, per rendere più vivace il suo soggiorno ma nella località amena non vi è tanta mondanità.

Quando all’improvviso scorge una signora elegante, bella e seducente, ottima preda per le sue attenzioni se non fosse che c’è un piccolo fastidioso ostacolo: suo figlio, un ragazzino di circa dodici anni, insicuro e bisognoso di attenzioni.

Edgar però, questo è il suo nome, dapprima sembra essere un impedimento per le arti del corteggiamento da parte dell’uomo verso la donna, poi diventa un elemento essenziale, trasformandosi in punto focale del gioco perverso e strategico della relazione fra i due amanti.

Il barone riesce a stabilire con Edgar un rapporto di confidenza e di complicità, o almeno questo sembra agli occhi del bambino che si confonde con lo sguardo del lettore per parecchio tempo. Un ragazzo malaticcio, triste, che sembra non saper apprezzare la spensieratezza dei suoi anni, si accende di vita attraverso l’amicizia con un uomo giovane, ma il sospetto che nulla sia come sembra è dietro l’angolo. Zweig è bravissimo a disegnare l’innocenza e la vulnerabilità del ragazzino, la maestria nell’arte manipolatoria del giovane uomo, e una donna che a metà della sua vita riscopre la passione e il desiderio, nonostante i profondi sensi di colpa. In una prosa precisa e curatissima Zweig indaga la psiche umana come ci ha abituati in tutti i suoi lavori, nonostante la brevità, questa lettura fatta tanti anni fa, mi è sempre rimasta nel cuore. La caduta del velo degli inganni è una ferita ma è una frattura necessaria per scoprire il vero volto dell’umanità. E qui abbiamo un autore che sa indagare nel profondo dell’animo degli esseri umani, restituendocene ogni piega, ogni aspetto fatto di luce e di ombra. Nell’88 da questo breve  e intenso racconto hanno tratto anche la versione cinematografica, diretta da Andrew Birkin: Burning secret, già precedentemente portato sullo schermo da altri registi.