Furto 56 – Non mi guardi
Perché non mi guardi?
Guardami. Alza la testa e guardami.
Le tue parole scivolano, amore mio, le tue parole ungono.
Guardami, io sono qui, sono qui e sono io, amore. Sono sempre lo stesso. Continui a parlare, amore, continui a fissare il mare, ti tocchi le mani e non tocchi le mie, da troppo tempo non le tocchi amore. Toccami, toccami adesso, toccami e asciuga il mio sudore come una madre con il suo bambino. Io ti guardo e lo so, lo so amore. Tu non mi guardi, invece, e continui a rimandare ciò che io so, ciò che tu sai, continui a rimandare e non trovi il coraggio di guardarmi, e di parlare, davvero, di parlarmi finalmente. Parlami amore, guardami. Ti prego fallo adesso.
Donami un motivo per odiarti, e per camminare domani, e per sentire in fondo a questo cuore macchiato come mela marcia che una possibilità ci sarà ancora, oltre me, oltre te, oltre noi. Mi sgretolo su questo scoglio, perché non te ne accorgi. Dove hai smarrito il tuo amore, amore, dove hai perduto le nostre bocche che si toccano, le forchette nei piatti, la mia lingua con la tua. Dove sono finite le parole dette, i ti amo, dov’è finita la promessa di spolverare assieme i libri che volevamo leggere assieme.
Dove hai lasciato che il filo si spezzasse.
Adesso guardami, ti prego, adesso.
Perché non mi guardi?
Mi ami ancora?
Silenzio.
Dedicato a chi ha amato, senza pudore.
Dedicato a chi non smetterà mai di credere che da qualche parte nel mondo esiste un amore che vaga,
e che ti sta cercando,
e che prima o poi ti troverà.
Foto di SHVETS production: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-giacca-dentro-ritratto-7544705/